Che destino per Francigena? Nel piano industriale indicate le possibili incognite che potrebbero mettere fine alla municipalizzata

Che destino per Francigena? Nel piano industriale indicate le possibili incognite che potrebbero mettere fine alla municipalizzata

Cronaca - L'ultima municipalizzata del Comune di Viterbo ha un futuro piuttosto nebuloso, tanto che nello stesso piano industriale vengono messe nero su bianco le incognite all'orizzonte.

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palazzoChe ne sarà di Francigena? La domanda è entrata sulla scena del dibattito cittadino con la presentazione, da parte del vertice dell’azienda, del piano industriale. All’interno del documento, messe nero su bianco, campeggiano le incognite che potrebbero portare alla fine di questa esperienza o quantomeno a importanti trasformazioni. In sostanza delle vere e proprie spade di Damocle.

 

Circa 100 dipendenti e la gestione di settori strategici come parcheggi, trasporto pubblico urbano, scuolabus, farmacie comunali e servizio di controllo degli impianti termici. Questa è Francigena, l’ultima municipalizzata in salsa viterbese. Su carta un vero e proprio impero, ma la realtà dei fatti tratteggia un volto diverso. La società non si è rivelata per il Comune (socio unico) quella miniera d’oro e di servizi di qualità che probabilmente gli ideatori avevano immaginato. Sugli introiti provenienti dalla gestione dei vari rami d’azienda parleremo nei prossimi giorni, così come della loro qualità. Oggi ci occupiamo delle incognite che il vertice stesso dell’azienda, a partecipazione interamente comunale, mette in chiaro sul piano industriale.

 

Innanzitutto un passo indietro. Il piano industriale è stato concepito con un’ottica di breve periodo (fino al 2016, in sostanza un biennio) proprio in virtù della possibile evoluzione dello scenario di riferimento in cui opera la società.

 

Essenzialmente abbiamo due incognite. La prima riguarda la possibile intenzione della Regione Lazio, così come avvenuto in altre regioni d’Italia, di optare per l’affidamento del trasporto pubblico locale a un unico operatore della mobilità. Se questa prospettiva si verificasse, Francigena dovrebbe conferire beni e personale a questo nuovo soggetto. Si aprirebbe in sostanza una partita dai contorni attualmente difficilmente definibili.

 

La seconda incognita ha a che fare con le scelte che andrà a maturare, sul fronte partecipate, il governo Renzi. In effetti il governo sta ridefinendo la normativa che si applica alle municipalizzate. Revisione che potrebbe comportare la messa a gara dei servizi. In questo caso l’eventuale soccombenza di Francigena in gara comporterebbe la cessione dei servizi e del personale corrispondente.

 

 

 

 

 

 

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