Capitale cultura, Ciorba: “Hanno trovato un incarico al primo trombato di Viva Viterbo”

Capitale cultura, Ciorba: “Hanno trovato un incarico al primo trombato di Viva Viterbo”

Politica - Scoppiano i malumori e le critiche per le scelte maturate sui 20 "saggi" incaricati di realizzare la candidatura di Viterbo al titolo di capitale italiana della cultura. Nella lista c'è troppa politica.

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“Hanno trovato un incarico al primo trombato di Viva Viterbo”, Marco Ciorba è diretto. Il comitato dei 20 “saggi”, incaricato di preparare la candidatura di Viterbo a città europea della cultura già sta facendo discutere (leggi).

Giovedì scorso in consiglio comunale la notizia della sua esistenza e della sua composizione è stata resa di dominio pubblico. In realtà erano in pochi a conoscere questa cosa. E quando il sindaco Leonardo Michelini ha letto l’elenco dei nomi, diversi consiglieri hanno sobbalzato dallo scranno.

“L’elenco dei venti mi lascia perplesso – dichiara Ciorba -, soprattutto sono in disaccordo con l’individuazione del coordinatore: il professor Claudio Margottini. Mi sento di dire che è stato trovato un incarico al primo trombato di Viva Viterbo”.

Margottini ha partecipato come candidato della lista civica guidata da Filippo Rossi alle ultime amministrative. 207 preferenze, per un pugno di voti alle spalle dell’attuale presidente del consiglio Maria Rita De Alexandris (212 preferenze).

Ma Ciorba, che non è l’unico degli scontenti tra i consiglieri di maggioranza, continua: “C’è troppa politica in quella lista e soprattutto è stato tutto calato dall’alto. Non si è avuto alcun coinvolgimento reale della città e sono stati tenuti fuori realtà e personalità che la cultura la masticano davvero 365 giorni all’anno. Penso al commissario del Consorzio Biblioteche Paolo Pelliccia”.

Nonostante i mal di pancia nessuno dei consiglieri ha intenzione di mettere i bastoni di traverso a questa occasione che l’amministrazione Michelini ha scelto di giocarsi. “La nostra sfida – conclude Ciorba – è di portare la città davvero oltre le mura. Questa competizione per diventare capitale italiana della cultura va in questa direzione. A mio parere però servirebbero metodi diversi. Anche la scelta di inserire in commissione un consigliere di maggioranza (Filippo Rossi) e uno d’opposizione (Giulio Marini) lo trovo abbastanza assurdo”.

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