Caffeina batte il Festival della Letteratura di Mantova: 400mila presenze a 112mila. Un miracolo!?

Caffeina batte il Festival della Letteratura di Mantova: 400mila presenze a 112mila. Un miracolo!?

Politica - Si parla tanto di festival e troppo di cultura nella città dei papi. Spesso si "sparla" o si ragiona a caso, così come viene. I discorsi invece andrebbero costruiti guardandoci intorno e facendo confronti.

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mentanaCaffeina straccia il Festival della Letteratura di Mantova. Nonostante i cugini del Nord abbiamo messo in piedi la loro manifestazione nel lontano 1997 (prendendo spunto a loro volta da un festival del Galles) e siano giunti alla 18esima edizione non c’è stata storia. Gli omologhi viterbesi, che tanto a Mantova hanno guardato, giungono quest’anno all’ottava rassegna (dieci in meno) ma hanno superato di quattro volte i mantovani sul numero di presenze. 

 

Come? Non lo sappiamo, ma deve essere successo. Fatto sta che basta andare sulla pagina wikipedia del Festival della Letteratura di Mantova per trovare il dato di pubblico: ” […] Dalle 15.000 presenze nei 105 eventi della prima edizione di 1997, si è giunti alle 112.000 presenze delle quali ben 64.000 a pagamento”. I numeri di Caffeina li abbiamo cercati su internet e pensavamo di trovarli a un apposito link sul sito della manifestazione. Purtroppo dà errore e dice “la pagina richiesta è inesistente”. Recuperiamo però i numeri da vecchi comunicati stampa e dichiarazioni di conferenze stampa recenti. Già nel 2011 gli organizzatori del festival viterbese dichiaravano 400mila presenze all’evento. Nella conferenze stampa di quest’anno è stata annunciata l’attesa di ben 450mila persone. Numeri infinitamente sopra al festival lombardo. 

 

Differenza tra i due festival anche su altri numeri. Sempre su wikipedia leggiamo che a Mantova si sono avvalsi, per l’edizione del 2004, di ben 800 volontari, le famose “magliette blu”. Da Tusciaweb invece abbiamo appreso che i volontari dell’edizione 2014 di Caffeina sono 200. Ragazzi evidentemente straordinari se andiamo a fare le proporzioni con Mantova. Vediamole: 800 volontari per gestire 112mila presenze contro 200 per gestirne 450mila attese. 

 

Di Mantova abbiamo scoperto anche altri dati interessanti, riportati in un articolo del Corriere della Sera del 2008. “E mentre nel ’97 l’investimento pubblico era del 62 per cento e quello privato del 27.7, nel 2006 i rapporti si sono ribaltati: il pubblico ha finanziato per il 15 per cento, il privato si è fatto avanti fino al 71.1”. Un dato interessante. Dopo 8 anni di vita Mantova ha sviluppato proporzioni interessanti tra pubblico e privato. E Viterbo? Non siamo riusciti a ricostruirlo, ma lo andremo a fare. Sono queste le cose importanti da analizzare e su cui ragionare. Perché nel momento in cui i grossi festival o eventi divenissero in grado di reggersi sulle proprie gambe si libererebbero risorse pubbliche per sostenere le start-up di altre realtà, per dare sostegno alle tante iniziative che quotidianamente, e durante tutto l’anno, contribuiscono a costruire un tessuto sociale, culturale e umano. La politica è di certo questo e non è marketing, mercato o business. La politica è, come illustri nomi che verranno proprio in questi giorni protagonisti a Caffeina potrebbero facilmente confermare, la guida del territorio; la capacità di migliorare la vita quotidiana delle persone. 

 

Questo è un primo confronto che siamo riusciti a tracciare tra Caffeina e un altro importante festival letterario italiano. Crediamo in questa maniera di prestare un buon servizio alla città tutta e anche a Caffeina stessa. Soprattutto crediamo di prestare un buon servizio agli amministratori di questo territorio, perché solo dalla consapevolezza del reale possono nascere corrette analisi e opportune scelte. Tutto il resto è fuffa, è tirare la giacchetta. E per chi siede nel Palazzo tutto questo è più facile. 

 

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