Sui rifiuti bisognava saper scegliere il tempo, non arrivarci per contrarietà

Sui rifiuti bisognava saper scegliere il tempo, non arrivarci per contrarietà

Editoriali - “Impediremo che arrivi altra immondizia da fuori”. Una promessa che suona come una ammissione di colpa da parte del sindaco Michelini che questa mattina con un intervento su Tusciaweb è sceso in campo per difendere Viterbo dai rifiuti romani con una (quasi) chiamata alle armi [...]

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“Impediremo che arrivi altra immondizia da fuori”. Una promessa che suona come una ammissione di colpa da parte del sindaco Michelini che questa mattina con un intervento su Tusciaweb è sceso in campo per difendere Viterbo dai rifiuti romani con una (quasi) chiamata alle armi. Ma c’è qualcosa che non torna. Il sindaco infatti per giorni ha spiegato alla stampa e al consiglio come le responsabilità della gestione e dei controllo del ciclo dei rifiuti fossero della provincia e che quindi nulla poteva fare l’amministrazione del capoluogo e l’assessore Saraconi per difendere il territorio dall’invasione dell’immondizia romana.

Oggi invece Michelini si riscopre e promette battaglia. Ma se ora può impedire che arrivi altra immondizia da fuori, perché non farlo prima? Cos’è cambiato? Insomma la sua promessa di oggi sembra fuori tempo massimo perché, come cantava Guccini, “bisogna saper scegliere il tempo, non arrivarci per contrarietà”.

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