Voragini, allagamenti e toppe sulle strade: il dramma degli automobilisti della Tuscia

Voragini, allagamenti e toppe sulle strade: il dramma degli automobilisti della Tuscia

Homepage - Da anni il problema dei dissesti stradali nella Tuscia attanaglia gli automobilisti locali, in un limbo nel quale non sembra esserci via d'uscita

ADimensione Font+- Stampa

È di pochi giorni fa la notizia della chiusura delle indagini da parte della procura di Forlì su alcuni impiegati dell’Anas, che secondo l’accusa avrebbero indicato nei bandi per i lavori sulla E45 Orte-Ravenna dei materiali scadenti da utilizzare per la strada.

Ora, anche se il caso della Orte-Ravenna tocca solo tangenzialmente la zona del viterbese, non si può fare a meno di volgere un pensiero alle strade della nostra provincia, anche se con tutta probabilità i problemi alla base del caso umbro e di quello viterbese hanno radici completamente diverse. Le buche, però, da sempre sembrano essere un fedele compagno dell’automobilista della Tuscia (sicuramente meno gravi rispetto a quelle presenti sulla E45, che talvolta sono delle vere e proprie voragini).

Sulla Orte-Viterbo, infatti, non è difficile imbattersi in piccole buche e dissesti stradali qua e là. La situazione peggiora se guardiamo al capoluogo, dove alcune strade da anni sono percorse a zig-zag dagli automobilisti, nella speranza di poter risparmiare un po’ gli pneumatici e non doverli cambiare ogni due mesi. Alcune toppe messe sulle strade, inoltre, durano pochi mesi grazie alle piogge al passaggio di mezzi pesanti. Una situazione alla quale siamo ormai abituati e che non fa più quasi notizia.

“Abbiamo trovato una situazione disperata da questo punto di vista e stiamo cercando di porre rimedio come meglio possiamo, pur dovendo dibatterci con le note carenze di fondi”. Questo il commento di Mauro Mazzola, presidente della Provincia (alla quale è affidata la gestione delle strade sul territorio della Tuscia), sulle pagine del Corriere di Viterbo. “Stiamo facendo i salti mortali per lasciare fuori dai tagli due capitoli per noi fondamentali: le scuole e le strade”.

“Servirebbero 100 milioni all’anno per la viabilità – confessa Mazzola nell’intervista – noi stiamo facendo il massimo, abbiamo tanti cantieri aperti e molti altri che stanno per partire. Certo c’è tantissimo da fare, lo sappiamo bene, ma intanto pensiamo di aver imposto una fondamentale inversione di tendenza”. Le gare d’appalto della Provincia, infatti, ora chiedono alle ditte appaltatrici di offrire più servizi qualitativi. “Intervenire sulle strade non significa solo l’asfalto, ma anche altre componenti: dalla segnaletica, all’erba lungo i cigli eccetera”.

Insomma, quello delle strade è un punto ancora dolente per la Tuscia. Non si parla solo di arterie provinciali, ma anche di strade cittadine, di vie di collegamento come la Teverina, la Cassia e tutte quelle arterie storiche che portano fuori dalla nostra provincia. Un colabrodo in quasi tutte le situazioni. Gli automobilisti viterbesi, intanto, si sono abituati a una guida in stile rally per la preservazione di pneumatici e ammortizzatori, sperando che un giorno possano percorrere le loro strade in tutta sicurezza.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune