Viterbo città di cultura? – “Scusi, dove sta la libreria storica?”

Viterbo città di cultura? – “Scusi, dove sta la libreria storica?”

Cronaca - Non c'è più neanche una libreria storica, di quelle blasonate e funzionali. Capaci di dare la sensazione palpabile di spessore. Non c'è ...

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libriIn tutte le città ce n’è una, o almeno c’è stata. A Viterbo, naturalmente, c’è stata. Stiamo parlando delle librerie storiche. Quelle che da sempre, nell’immaginario di una città, hanno richiamato in mente i libri, la lettura, la cultura.

 

Il capoluogo della Tuscia ne aveva una in via della Sapienza, che sembrava tanto una via azzeccatissima già dal nome. La libreria Quatrini, perché a fondarla fu Sandro Quatrini. Nel 1992 un cambio di proprietà, con Giusy Altieri che ha tenuto aperto fino al 2008 nella storica sede. Le ceneri di quella esperienza importante sembrarono rinate quando sotto piazza Verde aprì i battenti  la ‘Libreria del Teatro’. Da qualche mese anche questa ha chiuso, portando via uno spazio importante per la cultura cittadina e qualche posto di lavoro.

 

E’ così che la città della cultura, così in diversi la definiscono (in realtà sempre meno, visto che lo slogan si è andato sbiadendo), non ha una libreria storica. Di quelle che stanno in centro, di quelle dove si presentano i libri, ci si incontra, ci si scambiano idee. Ci sono in realtà delle librerie e diamo atto a tutti quelli che ogni giorno lavorano e si ingegnano per tenerle aperte, però una storica no.

 

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