Viaggio nelle associazioni viterbesi – ‘La voce del cane’ accende la luce sul delicato tema del randagismo

Viaggio nelle associazioni viterbesi – ‘La voce del cane’ accende la luce sul delicato tema del randagismo

Homepage - Il viaggio nel mondo delle associazioni viterbesi approda nel mondo degli animali. L’associazione 'La Voce del cane' si occupa di dare voce a chi può comunicare solo con lo sguardo, a chi ci è vicino in silenzio e proprio in silenzio chiede aiuto.

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Il viaggio nel mondo delle associazioni viterbesi approda nel mondo degli animali. L’associazione ‘La Voce del cane’ si occupa di dare voce a chi può comunicare solo con lo sguardo, a chi ci è vicino in silenzio e proprio in silenzio chiede aiuto. I soci dell’associazione, con determinazione, gridano più aiuto e consapevolezza da parte delle istituzioni e con la stessa determinazione vanno avanti nella loro battaglia per combattere il randagismo.

Quando è nata la vostra associazione? Da quanti membri è formata?

“La nostra è una associazione nata 12 anni fa, con lo scopo di portare il proprio operato presso le strutture di degenza per cani randagi sia comunali che privati convenzionati con i proprietari degli animali, che trovati vaganti in strada, vengono ricoverati presso queste strutture. I 33 volontari che ne fanno parte sono persone che oltre a condividere il rispetto e l’amore per questi esseri indifesi senza voce, hanno come unico scopo il benessere animale. Sono volontari capaci, con grande esperienza nel rapportarsi con gli animali, fronteggiando con grande professionalità le tante esigenze e problematiche riguardanti i nostri amici randagi. Operiamo a Viterbo e Roma”.

A chi si rivolge?

“Lo scopo dell’associazione è quello di incentivare il più possibile le adozioni, cercando di ridurre i giorni di permanenza degli animali costretti loro malgrado a una vita di reclusione in box con altri simili, socializzare con loro, fare in modo che, in breve tempo, siano pronti a entrare a far parte di una famiglia”.

Quali sono i dati del randagismo nel nostro territorio?

“Purtroppo non si è mai abbastanza numerosi per affrontare la piaga sempre in aumento del randagismo. Nel nostro territorio negli ultimi due anni il randagismo è in serio aumento, ci troviamo di fronte a un problema che non si arginerà se non si adotteranno seriamente provvedimenti, soprattutto monitorando le nascite nei territori rurali. Le amministrazioni comunali si ricordano del problema nel momento in cui devono far fronte ai sostanziosi costi dovuti alle degenze dei cani randagi, ma non attuano nessun tipo di prevenzione. Più volte ci siamo rivolti alle amministrazioni comunali per affrontare insieme il problema, per aiutarli a capire come con la nostra collaborazione si può far fronte alle problematiche legate a questo fenomeno e che soltanto affidandosi alle associazioni animaliste si possono raggiungere risultati positivi. Solo quelle amministrazioni comunali che hanno goduto del nostro appoggio si sono rese conto di quanta poca informazione in materia avevano, compromettendo tutto quel sistema che serve sia per il benessere animale, che alle tasche della comunità”.

Come vi finanziate?

“La nostra associazione, come tutte associazioni onlus, opera gratuitamente per il solo benessere degli animali, organizzando raccolte fondi dove i proventi vengono destinati alla cura degli animali”.

Ricevete aiuti dall’amministrazione comunale o da altri enti?

“Assolutamente no. A questo proposito chiediamo ai sindaci più interessamento al problema che invece viene sottovalutato e preso poco in considerazione facendo lievitare sempre i costi e le spese comunali. Ci troviamo sempre troppo spesso a sindaci o dirigenti comunali che non conoscono minimamente il problema e che non conoscono minimamente i numeri del randagismo nel proprio territorio e delle degenze di cani abbandonati”.

Quali sono le collaborazioni che più vi hanno aiutato?

“Operiamo nel nostro territorio con grandi difficoltà e malgrado i numeri elevati di cani degenti nei canili cerchiamo di migliorare il livello di operatività delle associazioni animaliste. Per garantire il nostro servizio gratuito essenziale per far decrescere il randagismo abbiamo bisogno di più collaborazione con tutte le figure che operano nel settore a cominciare dai gestori dei canili, e soprattutto dei Comuni”.

I viterbesi amano gli animali?

“La popolazione della città di Viterbo è molto attenta al problema. Lo è da sempre, la gente di Viterbo ama gli animali. Vorremmo fare tanto per i nostri amici che ci chiedono aiuto non con la parola ma con lo sguardo, noi ci siamo sempre, chiediamo alle amministrazioni più riguardo al problema. Ci auguriamo vivamente che qualcuno ci aiuti e ci sostenga per far decrescere il randagismo e per far nascere strutture sempre più adeguate allo stile di vita di
un animale”.

 

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