Viaggio nei giardini pubblici di Viterbo/5 – Parco della Querce: “Aiutati che Dio ti aiuta”

Viaggio nei giardini pubblici di Viterbo/5 – Parco della Querce: “Aiutati che Dio ti aiuta”

Homepage - Continua il viaggio de La Fune per immortalare la situazione dei giardini pubblici di Viterbo. Abbiamo deciso di andare tra la gente. Per farlo è necessario scendere in strada, vivere i quartieri, raccontarli. Il motto? "Consumare la suola delle scarpe".

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Continua il viaggio de La Fune per immortalare la situazione dei giardini pubblici di Viterbo. Abbiamo deciso di andare tra la gente. Per farlo è necessario scendere in strada, vivere i quartieri, raccontarli. Il motto? “Consumare la suola delle scarpe”. Abbiamo raccontato lo stato di salute di vari spazi verdi e continueremo a farlo con costanza. In fase di approvazione dell’ultimo bilancio l’amministrazione Michelini ha stabilito di investire delle risorse per intervenire sui parchi cittadini. In attesa di vedere il cambiamento abbiamo deciso di raccontarvi in che condizioni si trovano. La tappa di oggi è nel quartiere di Santa Barbara.

 

Non lasciamoci incantare dal nome del grande giardino pubblico del quartiere Santa Barbara: su una panchina artigianale, costruita da qualche residente che voleva sicuramente impreziosire il parco con qualcosa di utile e necessario, c’è scritto “Parco delle Querce”.

Ma un nome così suggestivo non si addice a quello che ci si trova davanti. Metri e metri di erba alta che ostacola il passaggio, staccionate di legno rovinate dal tempo e sentieri dissestati che non permettono un facile cammino all’interno del giardino. 

Di cestini neanche l’ombra, se ne nota uno in un angolo completamente ricurvo dove non è possibile di certo gettare la carta della merenda. La zona relax, quella dove di solito le mamme riposano e guardano i bambini giocare, è la parte più creativa di tutto il parco: vista la totale assenza di panchine per sedersi, qualche estroso e pratico residente ha pensato di costruire con materiali di fortuna, un intero “salotto” con tanto di verniciatura stile country e, per rendere ancora più familiare il luogo, ha pensato di portare direttamente da casa delle sedie che si intonassero con la folta vegetazione e con il suo perfetto lavoro di falegnameria.

Quando si dice “aiutati che Dio ti aiuta”.

Foto Fisioterapy Center

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