Via Belluno ridotta a una lunga distesa di rifiuti, i cittadini: “Ci vergognamo”
Homepage - Degrado chiama degrado. E' una legge sociale, su cui si sono rotti la testa molti studiosi. Per questo bisognerebbe fare molta attenzione a evitare che pezzi di territorio sprofondino nell'incuria. Puntiamo i riflettori su via Belluno, arteria importante nel dedalo di strade della città di Viterbo.
Degrado chiama degrado. E’ una legge sociale, su cui si sono rotti la testa molti studiosi. Per questo bisognerebbe fare molta attenzione a evitare che pezzi di territorio sprofondino nell’incuria. Puntiamo i riflettori su via Belluno, arteria importante nel dedalo di strade della città di Viterbo.
Siamo in realtà a poche centinaia di metri dal centro e appena sopra al “mai nato” Parco dell’Arcionello. Una sorta di aborto in salsa viterbese. Un buco nero dove è sprofondato il sogno di dare ai viterbesi uno spazio verde importante.
Torniamo a via Belluno. Fai il primo passo sul marciapiede e trovi una bottiglia di birra vuota. Tiri avanti di un metro e c’è una busta di plastica. Poi una scatoletta di tonno, un pacchetto di sigarette e tanto altro ancora.
Il fatto è stato denunciato da un cittadino sulla pagina Facebook di Viterbo Civica, luogo significativo perché è riuscito a dare voce ai cittadini. In particolare in un post, oltre ad alcuni scatti (che riproponiamo) campeggia la scritta: “Vi dico che mi vergogno! Sì mi vergogno di abitare in questa città di gente menefreghista che la riduce così e amministratori che non si fanno venire neanche una piccola idea x migliorare una tale situazione. Forse non gli è rimasto altro che aspettare questa lunga agonia e auspicare tempi migliori”.
Forse sarebbe il caso che nell’attesa qualcuno si renda anche utile. Come? Cestini, controllo e multe, azioni di educazione e sensibilizzazione della popolazione (a proposito: come sono stati spesi i soldi della comunicazione previsti nell’appalto di Viterbo Ambiente?). Governare significherebbe fare anche questo, per chi non lo avesse ben chiaro.