Vendita della Bisentina, i sindaci del lago hanno un’occasione d’oro per costruire turismo e sviluppo

Vendita della Bisentina, i sindaci del lago hanno un’occasione d’oro per costruire turismo e sviluppo

Homepage - Vera e propria manna dal cielo anche per l'occupazione, in un territorio fortemente depresso sul fronte delle occasioni lavorative. I sindaci del lago dovrebbero cogliere al volo l'occasione e costruire un movimento in grado di spingere il Ministero per i Beni Culturali, che in caso di vendita avrebbe diritto di prelazione (in virtù del fatto che stiamo parlando di un'isola sotto tutela della Soprintendenza), all'acquisto. Magari anche mettendoci del proprio.

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Isola Bisentina, un gioiello in vendita. L’indiscrezione che da alcuni giorni è diventata notizia grazie ad alcuni giornali locali sta accendendo un bel dibattito sulle rive del lago.

“Visto che è sul mercato sarebbe il caso di riportarla nel patrimonio pubblico. In maniera tale da metterla al centro di uno sviluppo turistico importante dell’area del lago di Bolsena”. Questo un ragionamento molto gettonato.

Il prezzo di cui si sta parlando si aggirerebbe tra i cinque e i sei milioni di euro. Una cifra piuttosto modesta, considerando il patrimonio e le possibilità economiche che ne deriverebbero da un corretto utilizzo a fini turistici.

Vera e propria manna dal cielo anche per l’occupazione, in un territorio fortemente depresso sul fronte delle occasioni lavorative. I sindaci del lago dovrebbero cogliere al volo l’occasione e costruire un movimento in grado di spingere il Ministero per i Beni Culturali, che in caso di vendita avrebbe diritto di prelazione (in virtù del fatto che stiamo parlando di un’isola sotto tutela della Soprintendenza), all’acquisto. Magari anche mettendoci del proprio.

Recuperare l’isola, di proprietà della principessa Angelica del Drago, e renderla visitabile avrebbe sicuramente un importante appeal turistico. Ci sarebbero le caratteristiche per i comuni del lago per bissare il successo che poco più a nord ha caratterizzato negli ultimi anni i Calanchi, grazie al diventare meta turistica della vicina Civita di Bagnoregio. La notizia dell’intenzione di vendita risulterebbe infatti vera, quindi è possibile costruire un ragionamento nella direzione dello sviluppo del turismo e dell’economia, quindi dell’occupazione, nella zona.

Ai sindaci del lago il compito di portare avanti la partita. Con lungimiranza e nell’interesse delle comunità che rappresentano.

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