L’assessore Andrea Vannini pronto a dimettersi? Per il sindaco Michelini sono chiacchiere

L’assessore Andrea Vannini pronto a dimettersi? Per il sindaco Michelini sono chiacchiere

Politica - Il quadro dell’indiscrezione dà per dimissionario Vannini e nel ruolo dei successori piazza due possibilità: Livio Treta o Maurizio Tofani. Ma il sindaco bolla come privo di fondamento lo scenario.

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Andrea Vannini prossimo all’uscita di scena dalla giunta comunale. Questa l’indiscrezione che da circa una settimana ha iniziato a circolare in città. Ma è lo stesso sindaco Leonardo Michelini a derubricare tutto alla voce “chiacchiera”, ribadendo la fiducia all’assessore ai rifiuti.

Lo stesso Vannini nelle sue ultime dichiarazioni affronta l’argomento attaccandosi a una frase che suona all’incirca così: “Ho accettato l’incarico per lavorare, se sarà possibile continuare a farlo rimarrò al mio posto”. Intanto negli uffici che si occupano del servizio rifiuti è arrivata in “prestito” part-time dalla provincia la dirigente del settore Ambiente Mara Ciambella. Notizia che effettivamente si vuole rimettere in piedi il settore, dopo il trasferimento di Ernesto Dello Vicario, finito sotto la lente della Procura della Repubblica con la nota inchiesta ‘Vento di Maestrale’.

Il quadro dell’indiscrezione dà per dimissionario Vannini e nel ruolo dei successori piazza due possibilità: Livio Treta o Maurizio Tofani, fresco di versamento nelle casse del Comune degli 80mila euro a cui l’ha condannato la Corte dei Conti per il coinvolgimento nel ginepraio della vicenda Cev.

Intanto la maggioranza sembra aver trovato un equilibrio sulla candidatura di Marco Ciorba alla presidenza e il 2 luglio, giorno buono per replicare la votazione andata male giovedì scorso, non dovrebbero esserci sorprese.

Maretta invece in terza e quarta commissione dove non c’è ancora intesa sul nome dei presidenti. I bene informati parlano di una forte spinta da parte di un pezzo della maggioranza per dare la presidenza della terza ad Aldo Fabbrini e quella della quarta a Paolo Moricoli. Ma se Sergio Insogna decidesse di ritirare la propria candidatura in sfida  a Ciorba potrebbe diventare presidente della commissione cultura.

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