Under 30 – Giulia Benedetti, dal successo di Ghost Cam alle idee su Viterbo

Under 30 – Giulia Benedetti, dal successo di Ghost Cam alle idee su Viterbo

Homepage - Giulia Benedetti, classe 1994, racconta la sua vita nella città dei Papi. E' tra gli studenti dell'Università degli Studi della Tuscia ad aver preso parte alle riprese del cortometraggio Ghost Cam, che ha riscosso notevole successo.

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Giulia Benedetti, classe 1994, racconta la sua vita nella città dei Papi. E’ tra gli studenti dell’Università degli Studi della Tuscia ad aver preso parte alle riprese del cortometraggio Ghost Cam, che ha riscosso notevole successo.

Iniziamo nel chiederti chi è Giulia e cosa fa nella vita?

“Mi chiamo Giulia Benedetti, 21 anni, quasi 22 a luglio. Studio lettere presso l’Università della Tuscia di Viterbo e amo molto il mio corso di laurea anche perché sono appassionata di libri e tutto ciò che concerne la letteratura”.

Tramite l’Unitus hai preso parte alle riprese del cortometraggio Ghost Cam, che sulla stampa e altri media sta spopolando. Ci vuoi raccontare qualcosa?

“Certamente. Grazie alla professoressa Valentina Bertuzzi, nota aiuto regista in varie fiction televisive, io come altri studenti abbiamo preso parte a questo progetto che tramite social e stampa sta spopolando in Italia ma soprattutto in Europa, attraverso lo streaming. Una grande soddisfazione”.

Cosa pensi della città di Viterbo?

“Sono orgogliosa di vivere in questa città ricca di storia, a pensare che qua nacque il Conclave. Papi, re, imperatori e noti poeti come Dante hanno soggiornato qua. Una città bella ma che potrebbe fare molto di più, soprattutto nel dare spazio a noi giovani. Poi ha un grosso difetto da superare: la critica non costruttiva. Si fa polemica su ogni cosa”.

Vuoi spiegarci meglio?

“Non faccio di tutta l’erba un fascio, a volte però purtroppo si assiste a dibattiti con polemiche senza fine. Si dice che sia frutto di una mentalità chiusa nelle proprie mura ma non è proprio così, anzi. Servirebbe più umiltà, semplicità, capacità di costruire e coltivare relazioni”.

Quali sono le paure di Giulia?

“Purtroppo ho attraversato un brutto momento da poco tempo e rispondo dicendo che la mia più grande paura è la morte”.

Prima di salutarci vuoi dirci invece quale è il tuo sogno o la tua più grande aspirazione?

“Il mio sogno è vedere chi mi sta vicino sempre sereno e con il sorriso, mentre la mia più grande aspirazione è poter far parte del mondo del cinema a della moda. Mi piace tanto cucire e far costumi, mi è difficile con il poco tempo a disposizione seguire un corso di cucito, ma spero di farcela per avverare questo mio sogno. Nella vita è vietato mollare e arrendersi soprattutto nei momenti più bui”.

Foto Fisioterapy Center

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