Una preziosa tela di Mantegna al Museo Civico

Una preziosa tela di Mantegna al Museo Civico

Homepage - Presto al Museo Civico di Viterbo l'opera di un grande della pittura italiana: Andrea Mantegna. L'arrivo è figlio dello scambio realizzato con la National Gallery di Londra.

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mantegna

Presto al Museo Civico di Viterbo l’opera di un grande della pittura italiana: Andrea Mantegna. Grazie allo scambio con la National Gallery di Londra, che dalla città dei papi ha preso in prestito La Pietà di Sebastiano Del Piombo – per la mostra su Del Piombo e Michelangelo che si terrà a Londra dal 13 marzo al 25 giugno -, sta per arrivare nel capoluogo della Tuscia La Madonna col Bambino, tra San Giovanni Battista e Maria Maddalena.

La datazione tarda dell’opera si basa su alcuni elementi compositivi, tecnici e stilistici. La quinta multipla di piante di agrumi ricorda quella analoga della Pala Trivulzio (1497), mentre il capriccioso incresparsi dei panneggi dal taglio metallico riecheggia altre opere della fase tarda dell’artista, come la Madonna della Vittoria (1497) o i monocromi come l’Introduzione del culto di Cibele a Roma (1505-1506).

Maria è seduta su un trono con un alto baldacchino drappeggiato di rosso, col Bambino in piedi sulle ginocchia. Come di consueto i loro sguardi non si incrociano, ma nei loro gesti si trasmette un senso di intima familiarità.
A sinistra si vede san Giovanni Battista, riconoscibile dalla tipica pelliccia da eremita nel deserto, il bastone con la croce e il cartiglio, che reca il tipico [EC]CE AGN[US DEI, EC]CE [QUI TOLLIT PEC]CATA M[UNDI] (“Ecco l’Agnello di Dio, ecco chi toglie i peccati dal mondo”), mentre sul retro, in caratteri minuti, si trova la firma dell’artista (Andreas Mantinia C.P.F…: F sta forse per “fecit”, mentre C e P ricordano forse il suo titolo di Conte Palatino, ottenuto nel 1469). A destra si riconosce la Maddalena, con l’ampolla degli unguenti. L’opera è caratterizzata da colori vivaci e accesi, che si trovano raramente in altri lavori dell’artista.

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