Una città di cinema o un cinema di città?

Una città di cinema o un cinema di città?

Editoriali - Più di sette milioni di italiani inchiodati davanti ai televisori per la serie televisiva I Medici, andata in onda ieri sera su Rai Uno. Ma a Viterbo è calma piatta.

ADimensione Font+- Stampa

Più di sette milioni di italiani inchiodati davanti ai televisori per la serie televisiva I Medici, andata in onda ieri sera su Rai Uno. A fare da cornice alle scene i luoghi più suggestivi di Viterbo: da palazzo papale a piazza San Pellegrino. Che nella finzione filmica vengono addirittura spacciati per la Roma medioevale.

Uno spot turistico incredibile che potrebbe valere davvero oro se si riuscisse a veicolare un concetto semplice: quella bellezza che ha fatto da cornice alla prima puntata della serie I Medici sta a Viterbo. E si potrebbe fare in tanti modi, anche utilizzando quei nuovi media a basso costo e largo impatto che sono i social. Oppure mettendo questo tipo di informazioni sul sito di promozione turistica del territorio di Viterbo. Parliamo di Visit Viterbo, ma non ci pare sia particolarmente frizzante e aggiornato. Chissà se qualcuno viene pagato per fare questo tipo di lavoro …?

Chi gestisce e cura l’immagine della città di Viterbo però sembra dormire tra comodi guanciali. E nessun guizzo, nessuna intuizione, non uno straccio di idea vera sta andando in porto su questo livello. Peccato, significa perdere occasioni di crescita e sviluppo. Significa perdere posti di lavoro. Ma forse questo poco importa a chi è garantito e ogni mese incassa lo stipendio.

Ma il lavoro da fare su Viterbo e il cinema, ripescando tanto anche da un glorioso passato, è tantissimo. Forse per questo non se ne fa nulla. Anche se spesso sono stati fatti grandi annunci. Viterbo città di cinema? Sicuramente, anche se per ora suona meglio “un cinema di città”. Il filone è quello tragicomico e sonnolento. Alla faccia di chi non ha lavoro perché vive in un territorio (volutamente?) depresso.

 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune