Un viaggio nel consenso viterbese. Contenti e scontenti delle Comunali e delle Europee

Un viaggio nel consenso viterbese. Contenti e scontenti delle Comunali e delle Europee

Editoriali - Se le cose non cambiano passerà diverso tempo prima di vedere un Pizzarotti qualsiasi guidare un comune della Tuscia. Intanto se la ridono Pd e Fratelli d'Italia.

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Il Pd è vivo e vegeto, la sinistra vivacchia, Forza Italia respira ancora, il Nuovo Centrodestra un po’ meno e Fratelli d’Italia se la ride, nonostante tutto. Gli outsider, come il M5S, invece, se si salvano sulla competizione nazionale, a livello locale scompaiono. È il quadro che emerge dalla doppia tornata elettorale di questi giorni. Comunali ed Europee hanno consegnato un panorama variegato, ma piuttosto chiaro delle tendenze politiche della Tuscia.

 

Il centro-sinistra

Il Partito Democratico, forte di un risultato nazionale eccezionale, ha portato a casa un ottimo risultato su tutta la provincia portando a casa numerosi comuni, alcuni dei quali inaspettati (come Nepi) e altri scontati (come Canepina). Al Pd ora manca la ciliegina sulla torta, quella Civita Castellana già in mano a Gianluca Angelelli che da sindaco uscente ottiene un 46% al primo turno che però non può far dormire sogni tranquilli. In questo quadro i partiti della sinistra ottengono risultati abbastanza piatti, pure in quella Civita Castellana dove Sel sale a oltre il 5%.

 

Il centro-destra

La tornata elettorale è uno spartiacque vero e proprio anche per il centro-destra. Forza Italia rimane la prima realtà, anche se molto depotenziata e priva di grossi spunti. Le preferenze che si portava in dote il Nuovo Centrodestra invece rimangono quasi solamente sulla carta e portano sullo scranno di sindaco solamente un big, Equitani a Bolsena, e un outsider, Bartolacci a Tuscania. A proposito di big del Ncd, rimane a piedi Maria Gabriela Grassini, addirittura terza a San Lorenzo Nuovo. In questo quadro, non deve ingannare il brutto risultato di Emanuele Ricucci (FdI) a Celleno. Il comune è molto difficile da espugnare e il risultato del giovane candidato non deve offuscare il risultato di Fratelli d’Italia che tra Europee e Comunali non può che essere contento, almeno nella Tuscia, di essere una avanguardia rispetto ai dati nazionali. Il 7% dei consensi a Viterbo e nella Tuscia e oltre il 13% a Civita Castellana (Europee) sono risultati clamorosi per un partito che su scala nazionale non porta a casa nemmeno il 4%.

 

Gli outsider

Ragionamento diverso invece va fatto per il Movimento 5 Stelle che nella Tuscia si conferma forte solamente se trainato da Grillo. Nelle comunali i grillini hanno ottenuto risultati magri ovunque. Un risultato che deve far riflettere gli attivisti, chiamati a quella “analisi della sconfitta” il cui copyright la sinistra oggi glielo lascia senza colpo ferire. Volenti o nolenti, la politica non si improvvisa, le preferenze e il legame con il territorio nemmeno e se le cose non cambiano passerà diverso tempo prima di vedere un Pizzarotti qualsiasi guidare un comune della Tuscia.

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