Un milione di euro dal Comune per pagare le rette delle Rsa

Un milione di euro dal Comune per pagare le rette delle Rsa

Politica - In seconda commissione Michelini annuncia una prima soluzione al problema delle famiglie e delle residenze sanitarie, ma il restante 30% dovrà essere coperto dalla Regione Lazio e ancora non si ha nessuna certezza

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Il problema rette della Rsa torna a Palazzo dei Priori, all’interno della seconda commissione consiliare, che questa mattina ha ospitato il sindaco Michelini, l’assessore al Bilancio, Luisa Ciambella, e ai Servizi Sociali, Alessandra Troncarelli, che hanno annunciato grandi novità sotto il punto di vista degli aiuti comunali alle famiglie.

Un milione di euro la cifra che il Comune vuole mettere a disposizione per superare la verenza Rsa.  Più precisamente un milione e 85mila euro per coprire la spesa del 2015 delle famiglie che non riescono a pagare la retta dal 2014, quando la Regione ha tagliato i fondi e il Comune si è ritrovato a dover sborsare di più per non far gravare tutto sulle spalle dei residenti.

Ma se da Palazzo dei Priori arriva un finanziamento in più per coprire le spese, tutto tace da parte della Pisana. Lo stesso primo cittadino ha chiesto alla Regione di impegnarsi durante la finanziaria regionale a dare più spazio a fondi che coprano la parte che la Città dei Papi non ce la a recuperare.

Il milione di euro del Comune, infatti, arriva anche attingendo dagli stanziamenti del 2016, per riuscire a coprire la spesa di chi ha un Isee pari a zero. Per gli altri, invece, Palazzo dei Priori coprirà il 70% della retta mensile dei pazienti. Su un milione e trecentomila euro di spesa totale, infatti, il Comune ne coprirà un milione e ottantacinquemila. Il resto è in mano alle decisioni della Regione Lazio.

Michelini annuncia, inoltre, che alcuni punti della delibera sulle Rsa sono stati già revocati. Si tratta, ovviamente, di quelli contestati dal Consiglio di Stato dopo la denuncia di Aforsat.

La discussione in aula però non si placa. C’è chi chiede dove siano stati trovati i soldi. Gli si risponde che gli stanziamenti per due annualità sono stati spostati sul 2015, anche quelli del bilancio di previsione del 2016, che verranno poi coperti con quelli del 2017. Santucci (FondAzione) si chiede chi sia ora il titolare del debito: Comune o famiglie? La delibera 142/205, infatti, aveva lo scopo di spostare i decreti ingiuntivi dal Muncipio alle famiglie. Dopo il ricorso di Aforsat qualcosa è cambiato? Se la Regione non volesse sborsare i 300mila euro richiesti, si chiede il consigliere, i titolari del debito sarebbero sempre le famiglie?

Il 30% della retta, chiarisce Ciambella, è quella che dovrebbe essere pagata dalla Regione. Per questo l’amministrazione si metterà subito al lavoro per trovare un accordo con quest’ultima, in modo da non dover gravare sulle famiglie.

Marini (FI), infine, da ex primo cittadino consiglia a Michelini di farsi sentire in Regione, dove si guarda solo agli interessi di Roma, fregandosene delle altre province.

 

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