Un hacker ha affossato il sito ‘L’ora legale’ di Bottone: “Ma torneremo”

Un hacker ha affossato il sito ‘L’ora legale’ di Bottone: “Ma torneremo”

Homepage - Un brutto colpo per l’informazione locale e un brutto segnale, sul quale stanno indagando le forze dell’ordine. “Spero - aggiunge Bottone - che la Procura avochi a sé l’indagine".

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L’ora legale non c’è più: un attacco hacker ha corrotto il database e bloccato le pubblicazioni del giornale diretto da Pasquale Bottone: “Qualcuno ha caricato un malware che ha attaccato il database”. Il sito di informazione locale era stato fondato circa 6 mesi fa, raccogliendo lettori e interesse da parte dei più attenti alle vicende politiche, non solo locali. Una voce critica che forse ha dato troppo fastidio? “Non lo so se sia una coincidenza – dice – ma il 30 maggio dopo dopo che siamo stati particolarmente duri contro alcune politiche nazionali qualcuno è entrato e ha fatto l’upload del malware”.

Un brutto colpo per l’informazione locale e un brutto segnale, sul quale stanno indagando le forze dell’ordine. “Spero – aggiunge Bottone – che la Procura avochi a sé l’indagine anche perché è chiaro che non si tratta di un semplice virus, ma qualcosa di scientifico che ci ha costretto a chiudere”.

Ora sono passati circa 20 giorni dal fattaccio, ma per la riapertura c’è ancora tanto tempo. Almeno fino i primi dieci giorni di luglio. “Il database era ed è gravemente corrotto. Ci vorrà molto tempo, oltreché soldi, per recuperare tutto. Comunque torneremo online nella speranza che ci sia una vera liberalizzazione del mercato che a Viterbo è costretto e soggiogato a logiche di appartenenza. Spero che questo segnale porti ad una apertura di confronto. I giornali – conclude – devono poter lavorare liberamente non legandosi a logiche di parrocchia. È un augurio che faccio alla stampa viterbese”.

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