Un caffè insieme – La donna e l’uomo sono uguali nell’Islam?

Un caffè insieme – La donna e l’uomo sono uguali nell’Islam?

Homepage - Carissimi lettori, oggi ho deciso di focalizzarmi su un argomento che ha sempre suscitato curiosità e interesse. Nell’Islam la donna sarà mai uguale all’uomo?

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Carissimi lettori, oggi ho deciso di focalizzarmi su un argomento che ha sempre suscitato curiosità e interesse. Nell’Islam la donna sarà mai uguale all’uomo?

Il termine “emancipazione” suppone l’esistenza di un giogo e la necessità di rimuoverlo. Tale termine viene usato in modo frequentissimo perché insinua che la donna è una schiava che va affrancata. Ora, la libertà assoluta è meta irraggiungibile perché l’uomo è naturalmente limitato nei suoi mezzi e nelle sue capacità. Gli uomini, che vivano in società avanzate o in società primitive, si conformano ai sistemi, alle leggi che reggono la loro esistenza e gestiscono le faccende della loro vita quotidiana. Ciò vuol dire che non sono liberi? La libertà implica necessariamente dei limiti che, se varcati, ci si ritrova in piena anarchia e in piena bestialità che non riconoscono né ordine né leggi.

Il Professor Henry Markow dice: “L’emancipazione della donna è una tra le tante furberie del nuovo ordine mondiale, una furberia crudele che ha ingannato le donne americane e ha distrutto la civiltà occidentale”.

L’Islam è la primissima religione che ha procurato alla donna la libertà di effettuare direttamente le sue transazioni con il resto della società, mentre prima doveva ricorrere a un tutore o un curatore. L’Islam ha privato la donna di un’unica libertà: quella di darsi alla perversione, alla volgarità e al peccato; l’uomo ne era stato privato allo stesso titolo.

La libertà nell’Islam è espressa da questa parabola del Profeta Muhammed (pace e benedizione su di lui) che dice: “Quelli che osservano le prescrizioni di Allah e quelli che non le osservano sono paragonabili a coloro che si dividono una nave, la sorte avendo deciso per alcuni la parte bassa della nave e per gli altri la parte superiore. Se coloro che sono sotto decidessero per dissetarsi di forare un buco per non disturbare quelli di sopra e se quelli di sopra li lasciassero fare, tutti quanti perirebbero; se invece quelli di sopra glielo impedissero, tutti quanti si salverebbero”. Bukhari n°2361.

Questo è il senso della libertà nell’Islam: gli atti individuali vanno regolati dalla legge che preserva l’uomo contro il torto che si fa a se stesso o che provoca alla società.

Gli apostoli dell’emancipazione femminile farebbero meglio a domandarsi: quale è il sistema di vita che convenga meglio alla donna per il suo benessere quanto per il suo onore, e che costituisca la protezione migliore della società?

Rivendicare l’uguaglianza tra l’uomo e la donna è un’ assurdità perché equivale a non tener conto delle specificità dei due sessi sul piano fisico, mentale e anche psichico. Se in seno a un gruppo omogeneo l’uguaglianza è già problematica per le particolarità che caratterizzano ogni individuo, che dire quando le differenze portano sul loro genere stesso? Il 49° verso di Sura “Quelle che spargono “ riporta: “Di ogni cosa creammo una coppia, affinché possiate riflettere”.

Quando Dio ha creato i due generi, ha conferito a ognuno una natura diversa, ma complementare. Quando constatiamo che una specie si è divisa in due generi, dobbiamo subito dire che detta divisione si spiega con la necessità di assumere due funzioni distinte, perché se la funzione fosse unica, la specie sarebbe rimasta una, senza dividersi.

La sua divisione in due generi distinti è la prova che ogni genere ha una sua particolarità, ma la specie li riunisce. Ad esempio, la notte e il giorno sono due generi di una stessa specie, che è il tempo. Tale divisione implica che la notte abbia una funzione determinata, quella di procurare riposo, e il giorno ha la funzione di essere il quadro dello sforzo e del lavoro. Così l’uomo e la donna sono due generi della stessa specie, ovvero quella umana.

Quindi, alcune cose sono richieste dai due in quanto umani, poi vi sono altre questioni richieste dall’uomo e altre esclusivamente dalla donna in modo da poter dire: sono due generi che appartengono alla stessa specie, che hanno funzioni comuni come specie, ed altre funzioni diverse, in quanto due generi diversi.

Non vi è legge o sistema, in passato o al presente che abbia tutelato i diritti della donna e l’abbia rialzata più dell’Islam. Infatti con l’avvento dell’Islam con il Profeta Muhammed (pbsdl) si è prodotto un avvenimento straordinario che prima ha trasformato i cuori dei musulmani, poi tramite i musulmani, quelli di tutti gli altri esseri umani.

Con un rapidità fulminea, questo messaggio divino dalla dimensione universale, chiaro e convincente si è imposto agli uomini perché era conforme alla loro natura, non aveva ambiguità, né implicava confusione. Prendiamo a titolo di esempio l’innovazione che l’Islam portò riguardo alla situazione della donna e ai suoi diritti.

Nelle leggi islamiche, la donna ha la stessa responsabilità dell’uomo ed è quando le condizioni di responsabilità sono tutte riunite: appartenenza all’Islam, maturità, ragione, costretta agli stessi obblighi dell’uomo: preghiera, zakat, pellegrinaggio. L’unica differenza sta nell’atto che la donna gode di alcuni alleggerimenti: viene dispensata a esempio dalla preghiera, dal digiuno in periodo di mestrui e può compensare i giorni di digiuno perduti quando è ripurificata. Provvedimenti come si vede, che tengono conto del suo stato speciale.

La donna è simile all’uomo riguardo alla ricompensa e il castigo in questa vita e nell’aldilà: il 97° verso di Sura “Le api” dice : “Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori”.

La donna è uguale all’uomo riguardo alla natura umana: non è fonte di peccato (originale ) né causa dell’espulsione di Adamo e di Eva dal paradiso, come gli eruditi delle precedenti religioni: il 1° vero di Sura “Le donne “ afferma: “Uomini, temete il vostro Signore che vi ha creati da un solo essere, e da esso ha creato la sposa sua, e da loro ha tratto molti uomini e donne. E temete Allah, in nome del Quale rivolgete l’un l’ altro e vostre richieste e rispettate i legami di sangue. Invero Allah veglia su di voi”.

Dio ha indicato così che ha creato i due sessi da una sola e stessa origine: non vi è differenza circa la loro creazione e non vi è differenza tra le loro capacità rispettive; sono uguali. L’Islam abroga così tutti i sistemi anteriori che attribuivano ingiustamente alla donna una natura inferiore a quella dell’uomo, il che la privava di gran parte dei suoi diritti come essere umano.

Come l’uomo, la donna ha diritto al rispetto e la sua dignità va preservata. Ogni individuo che la calunnia commette un peccato che Allah non mancherà di castigare: il 4° verso di Sura “La luce “ dichiara: “E coloro che accusano le donne oneste senza produrre quattro testimoni, siano fustigati con 80 colpi di frusta e non sia mai più accettata la loro testimonianza . Essi sono i corruttori”.

La donna come l’uomo ha diritto all’eredità , come recita il 7° verso di Sura “Le donne”: “Agli uomini spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti ; anche alle donne spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti stretti: piccola o grande che sia, una parte determinata”.

L’Islam le garantisce il diritto all’eredità mentre ne era privata nel periodo preislamico (Giahiliya in arabo)e peggio ancora, periodo in cui era considerata un bene che si ereditava: il 19° verso di Sura “Le donne 2 ribadisce: “O voi che credete, non vi è lecito ereditar delle mogli contro la loro volontà. Non trattatele con durezza nell’intento di riprendervi parte di quello che avete donato , a meno che abbiano commesso una palese infamità. Comportatevi verso di loro convenientemente . Se provate avversione nei loro confronti , può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene”.

Come l’uomo, la donna viene finalmente riconosciuta nel senso giuridico, e le viene garantita la libertà di effettuare attività e transazioni commerciali senza bisogno di tutela e senza restrizioni :il 297° verso di Sura “La giovenca “dice :” O voi che credete , elargite le cose migliori che vi siete guadagnati .” E il 35° verso di Sura “I coalizzati “ precisa :” In verità i musulmani e le musulmane , i credenti e le credenti , i devoti e le devote , i leali e le leali , i perseveranti e le perseveranti , i timorati e le timorate , quelli che fanno l’elemosina e quelle che fanno l’elemosina , i digiunatori e le digiunatrici , i casti e le caste , quelli che spesso ricordano Allah e quelle che spesso ricordano Allah , sono coloro per i quali Allah ha disposto perdono ed enorme ricompensa”.

L’Islam considera che onorare la donna sia seno di personalità sana e virtuosa. Il Profeta Muhammed (pbsdl) disse al riguardo: “Il credente più compiuto è quello che osserva il comportamento migliore ; ed i migliori tra di voi sono coloro che meglio si comportano con le loro donne”. Ibn Habban n° 4176.

La donna deve assumere le stesse responsabilità dell’uomo riguardo alla ricerca dell’istituzione e dell’ educazione. L’Islam considera l‘educazione e il mantenimento delle ragazze come una delle chiavi di entrata del paradiso. Il profeta Muhammed (pbsdl) disse infatti: “Chi mantiene 3 figlie, se ne prende cura , le educa , le marita trattandole convenientemente, sarà ricompensato con il paradiso “. Abu Daud n°5147.

La donna deve assumere accanto all’uomo il compito di riformare la società raccomandando il bene e vietando il male: come testimonia il 71° verso di Sura “Il pentimento o la Disapprovazione”: “I credenti e le credenti sono alleati gli uni degli altri . Ordinano le buone consuetudini e proibiscono ciò he è riprovevole , eseguono l’orazione pagano la decima e obbediscono ad Allah e al Suo Messaggero . Ecco coloro che godranno della misericordia di Allah . Allah è eccelso , saggio”.

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