Un caffè insieme – Gli ebrei e l’Islam

Un caffè insieme – Gli ebrei e l’Islam

Homepage - Carissimi lettori, come ben sapete sabato 27 gennaio sarà la giornata della Memoria. E' una ricorrenza internazionale voluta come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto.

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Carissimi lettori, come ben sapete sabato 27 gennaio sarà la giornata della Memoria. E’ una ricorrenza internazionale voluta come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Vorrei precisare che questa giornata deve servire non solo a ricordare quel terribile episodio ma anche altri come il genocidio degli armeni, i Gulag e il continuo sterminio dei bambini siriani e palestinesi. E come si suole dire “la storia serve per imparare dagli errori del passato”, quindi invito ognuno di voi a iniziare a fare realmente qualcosa. A oggi non basta più ricordare ma è anche fondamentale reagire.

I musulmani spesso si riferiscono agli ebrei chiamandoli “cugini”, giacché Abramo era avo comune di Muhammed (pace e benedizione di lui), per discendenza da Ismaele, e di Israele (Giacobbe) e i suoi figli per discendenza da Isacco. Come tutti sanno, il matrimonio di Abramo e Sara rimase fertile fino ad età avanzata della donna. Prima della nascita di Isacco, figlio di Sara, Abramo, aveva sposato Hagar, la quale aveva concepito e dato alla luce Ismaele. Secondo il sublime Corano, Dio, per mettere alla prova Abramo e per compiere un Proprio disegno, ordinò ad Abramo di portare il suo unico figlio Ismaele nel luogo che, secoli dopo, accolse la città di Mecca. Dove infine nacque il Profeta (pbsdl).

I musulmani sono alquanto costernati dal fatto che ambi gruppi di ebrei e di cristiani non considerino Ismaele figlio legittimo di Abramo, tenendo conto della versione biblica che descrive Hagar come moglie di Abramo e ancella di Sara (Genesi 16:3) . La stessa Genesi si riferisce ripetutamente a Ismaele chiamandolo “suo ( di Abramo ) figlio” , il che rende impossibile negare tale paternità. Inoltre, tracciando l’asse materno dei Figli d’Israele, la Genesi ci dice che Israele sposò due sue cugine, Rachele e Lea, e le loro due ancelle, Zilpah e Bilah, e che da loro quattro discesero i Dodici Figli d’Israele. La Genesi (22:2) afferma che Dio disse ad Abramo: “Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio Isacco che ami con tutto il cuore e vai nella terra di Moriah; e presentalo là come offerta sacrificale che brucerai su una delle montagne che io t’indicherò”.

Riguardo a questa cronaca di eventi, i musulmani ritengono che tale menzione a Isacco sia stata inserita in modo deliberato, perché Isacco non fu mai l’unico figlio di Abramo; infatti (seguendo la Genesi 17:24-26) , era più giovane d’Ismaele di tredici anni ed entrambi i figli erano vivi quando loro padre morì.

Il sublime Corano presenta una cinquantina di menzioni agli ebrei o ai figli d’Israele, oltre a nominare Mosè 137 volte e 18 la Torah. Li loda con generosità, ma riserva loro anche abbondanti critiche e rimproveri. Dal verso 47 al verso 52 di Sura “ La Giovenca” : “O Figli di Israele, ricordate i favori di cui vi ho colmati e di come vi ho favorito sugli altri popoli del mondo. E temete il Giorno in cui nessun’anima potrà alcunché per un’altra, in cui non sarà accolta nessuna intercessione e nulla potrà essere compensato. Essi non saranno soccorsi.

E [ricordate] quando vi abbiamo liberato dalla gente di Faraone che vi infliggeva le torture più atroci!… Sgozzavano i vostri figli e lasciavano in vita le vostre femmine. In ciò vi fu un’immensa prova da [parte del] vostro Signore. E quando abbiamo diviso il mare per voi, quindi vi abbiamo tratti in salvo e abbiamo annegato la gente di Faraone, mentre voi stavate a guardare.

E quando stabilimmo con Mosè [un patto in] quaranta notti… e voi vi prendeste il Vitello e agiste da iniqui. Ma Noi vi perdonammo: forse ne sareste stati riconoscenti”. Il 93• verso di Sura “ La Giona”: “Insediammo i Figli di Israele in un paese sicuro e li provvedemmo di cibo eccellente e non furono discordi se non quando venne loro la scienza. In verità il tuo Signore, nel Giorno della Resurrezione, deciderà a proposito delle loro divergenze”.

Il Corano non condanna gli Ebrei come popolo, proprio come non denigra né elogia alcun gruppo etnico o alcuna razza. Infatti tiene in dovuta considerazione il fatto che gli ebrei furono per lungo tempo i soli sostenitori del monoteismo in un mondo pagano o idolatra. Con l’avvento del Cristianesimo e dell’Islam, tuttavia, la pretesa degli ebrei di essere gli unici depositari del monopolio del monoteismo perde terreno e, insieme a essa, anche la concezione della razza eletta dalla quale ancor oggi essi si afferrano; almeno, questa è la sensazione di cristiani e musulmani.

L’Islam non condivide l’idea di una razza eletta. Nel Corano nel 13• verso di Sura “Le stanze intime” si ribadisce: “O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più Lo teme. In verità Allah è sapiente, ben informato”.

Storicamente, il rapporto tra musulmani ed Ebrei ha avuto i suoi alti e bassi, ma mai perché l’Islam albergasse dell’animosità nei confronti dell’Ebraismo come religione . Il conflitto è stato di natura congiunturale e si è fondato su ragioni motivate . Ciò nondimeno , non dovremmo proprio affermare che la storia dei Musulmani è sempre stata un’autentica manifestazione degli insegnamenti dell’Islam.

Specialmente sotto regimi dittatoriali , ad Ebrei e Cristiani è toccato subire la loro quota di abusi , tuttavia gli individui musulmani erano certamente sempre quelli che soffrivano di più . Nel mondo musulmano gli Ebrei non hanno mai patito nulla di paragonabile alle atrocità loro inflitte dall’Europa cristiana nel corso dei secoli , compreso l’Olocausto del XX secolo . È stato nella cornice della Cristianità che gli Ebrei sono stati bollati come assassini di Dio e glielo si è fatto scontrare con una concatenazione di pogrom . Pur quando il nemico era musulmano , l’Europa inseriva sempre gli Ebrei come “ danno collaterale”.

L’era dei musulman , in Spagna , fu un’epoca in cui il contributo degli ebrei alla civiltà crebbe particolarmente fecondo. Forse, l’esempio più emblematico è incarnato dal grande Maimonide che era discepolo del filosofo musulmano Ibn Rush’s (Averroé) di Cordova; Maimonide , più tardi , si trasferì in Egitto dove fu medico personale di Salam Ud-Din (il Saladino la cui fama è legata alle Crociate).

Abba Eban, studioso e storico israeliano, già Ministro degli Esteri, nel suo libro My People (adattato anche in serie televisiva) , affermava che, nella loro storia, gli ebrei sono stati trattati con giustizia in due circostanze: la prima volta , nella Spagna musulmana e la seconda, oggi , negli Stati Uniti d’America. Nel corso dei secoli, i cittadini ebrei dei paesi islamici hanno goduto di sicurezza e di prosperità. A tutt’oggi , in molti paesi islamici, abitano comunità ebraiche di considerevoli dimensioni che, malgrado le dolorosissime ripercussioni negative della questione palestines , non vivono peggio dei loro compatrioti musulmani e cristiani.

Foto Fisioterapy Center

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