Un altro sopralluogo all’ex Fiera: il campo non è una porta girevole
Homepage - Ad aprire le porte del campo nato sulla Cassia Nord è la Ospita Srl, società di Gavorrano, cittadina in provincia di Grosseto. Un sopralluogo che è servito per capire in che condizioni vivono 59 migranti ospitati nei container montati dalla Prefettura
Un altro sopralluogo per parlare con chi gestisce la struttura dell’ex Fiera. Ad aprire le porte del campo nato sulla Cassia Nord è la Ospita Srl, società di Gavorrano, cittadina in provincia di Grosseto. Un sopralluogo che è servito per capire in che condizioni vivono 59 migranti ospitati nei container montati dalla Prefettura. I migranti per adesso non si lamentano e alcuni di loro pensano che la loro sistemazione sia migliore di quella precedente, ad Acquapendente per esempio. Lì almeno possono giocare a calcio con i compagni di sventura, dice uno di loro.
Le cucine sono a due passi da lì, la sala comune, che serve sia per mangiare che per studiare italiano, idem. Secondo l’operatrice di Ospita la sistemazione è dignitosa. I bagni non sono “in camera”, ma vicino in altri container e se piove bisogna prendere un ombrello per andarci.
Il sopralluogo serve più che altro a farsi per l’ennesima volta un’idea su quanto sta accadendo. Secondo la Prefettura il campo sarebbe “una porta girevole”, nel quale arrivano i migranti per qualche giorno prima di una sistemazione definitiva. Ma in realtà, come confermano dal campo, il primo migrante arrivato ormai una ventina di giorni fa, è ancora lì e il campo è stanziale.