‘Tutti salvi sotto la Macchina’, viaggio nelle viscere di un pezzo di storia viterbese

‘Tutti salvi sotto la Macchina’, viaggio nelle viscere di un pezzo di storia viterbese

Cronaca - Sabato la presentazione di un libro particolarmente atteso in città, che racconta un momento fondamentale della storia del trasporto, momento che innescò profondi cambiamenti. Vi anticipa qualcosa lo stesso autore.

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‘3 settembre 1986. Tutti salvi sotto la Macchina’ è qualcosa di più di un semplice libro. E’ in qualche modo un viaggio nelle viscere di un pezzo di storia della città di Viterbo importante. Sabato 7 marzo, alle 15.30, l’autore Maurizio Pinna ha dato appuntamento a chi vorrà partecipare alla presentazione in un posto piuttosto insolito: la chiesa di Santa Rosa.

“Una scelta fatta per sottolineare che è importante rimettere al centro dell’importante festa viterbese la santa”, ci ha spiegato Pinna. Lo stesso ha voluto regalare ai lettori de La Fune un racconto in sintesi di questo lavoro.

Macchina

Il libro nella sintesi dell’autore

“Il 3 settembre 1986 accadde qualcosa di seriamente preoccupante sul sagrato della chiesa di Santa Rosa, a pochi secondi dalla fine del trasporto.

Solo chi era sotto la Macchina conosce la verità. Per gli altri fu panico generale, confusione, disinformazione. Iniziarono le liti tra costruttore e ideatore, scaricabarili ovunque, promesse non mantenute, polemiche oltre ogni immaginazione fino a raggiungere le aule del tribunale.  Ma chi non c’era o non ha mai saputo, cosa può conoscere della storia della Macchina e dei prodigi attribuiti alla Santa in quell’anno?

Quanto accaduto nel 1986 e nei dodici mesi successivi, segnò l’inizio di numerosi provvedimenti che, ancora oggi, scandiscono i tempi e l’organizzazione della festa più sentita dai viterbesi e non solo.

Il libro, tuttavia, parte da un episodio e da altri problemi riguardanti la Macchina per poi dedicarsi, con tutta la devozione possibile, alla Santa, parlandoci e ascoltandola attraverso numerose testimonianze di prodigi attribuiti all’eroica viterbese dagli anni della guerra fino ai giorni nostri. Il culto prima di tutto, e non potrebbe essere diversamente, visto che la Macchina esiste perché è esistita e esiste, tutt’ora, in mezzo a noi, santa Rosa.

Oltre 300 pagine formato A5 di notizie documentate, storie inedite e più di 70 fotografie a colori per scoprire santa Rosa nei luoghi meno noti di Viterbo, in provincia e ovunque.

La prefazione è stata gentilmente curata dal Vescovo S.E. Mons. Lino Fumagalli che interverrà alla presentazione del libro, così come interverrà Don Emanuele Germani, direttore Ufficio Stampa della Diocesi e parroco della chiesa dei santi Valentino e Ilario.

Alla presentazione torneremo a parlare con concretezza di santa Rosa nell’anniversario della Sua morte terrena (6 marzo 1251)”.

 

 

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