Tutti in piazza a sostegno della Lis

Tutti in piazza a sostegno della Lis

Cronaca - Una mattinata per una battaglia di civiltà e progresso. Al centro il riconoscimento della lingua italiana dei segni da parte dello stato. Uno strumento per combattere le differenze e spezzare le discriminazioni dei sordi.

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LisTutti in piazza per la Lingua dei Segni. L’Ente Nazionali Sordi ha organizzato per domattina, 11 novembre, alle ore 10 una manifestazione di protesta nel capoluogo della Tuscia. Uno scendere in strada per dare gambe a una battaglia di civiltà: il riconoscimento della lingua dei segni italiana. A promuovere l’iniziativa, Andrea De Santis, presidente provinciale Ens di Viterbo e referente Obiettivo Lis Lazio, e Federica Miralli, referente obiettivo Lis Viterbo.

Si parte da via Leonardo da Vinci e si arriva a piazza del Comune, passando per viale Bruno Buozzi, via Carioli, piazza Martini d’Ungheria, via Ascenzi. La protesta punta a fermarsi sotto la prefettura, che rappresenta il governo. L’evento avrà terminerà alle ore 13:00.

La Lingua dei Segni (LIS) è la lingua senza voce dei sordi e non è riconosciuta in Italia come una vera e propria lingua, ma questa può garantire al sordo la libertà di comunicare con dignità, aver accesso all’educazione, ai servizi, alla vita sociale e all’istruzione.

Il nostro Paese, infatti‚ pur avendo ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità con la Legge 3 marzo 2009‚ n. 18‚ non ha ancora riconosciuto formalmente la LIS.

Invece, la Lingua dei Segni è stata riconosciuta dal Parlamento Europeo nel 1988 come e vera e propria lingua dei sordi, come metodo comunicativo che utilizza il canale visivo-gestuale, anziché quello acustico-verbale. L’articolo 21 comma E della convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità recita testualmente l’obbligo “di riconoscere e promuovere la lingua dei segni”, mentre l’Italia non ha ancora sancito con una norma l’applicazione di questo obbligo.

La manifestazione di Viterbo si affianca ad altre organizzate in altre città di Italia; fino ad arrivare a quella nazionale, prevista per giovedì 20 novembre a Roma, dove i sordi Italiani manifesteranno contro il mancato riconoscimento della LIS‚ la Lingua dei Segni Italiana.

In realtà, a Viterbo un primo passo è stato fatto; infatti, l’amministrazione Michelini, nei primi 100 giorni di governo, aveva proposto ed approvato all’unanimità (maggioranza e opposizione) il riconoscimento della LIS nella città solidale di Viterbo, con l’auspicio che altre città della provincia seguissero l’esempio. In più, il consiglio comunale si era reso disponibile a presentare alla Camera e al Senato una petizione per il riconoscimento della LIS come lingua ufficiale del Parlamento italiano.

 

 

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