Tuscia Pro natura:“Boschi urbani, non si piantano più gli alberi a Viterbo”

Tuscia Pro natura:“Boschi urbani, non si piantano più gli alberi a Viterbo”

Homepage - VITERBO – L’associazione accusa: “Il dio cemento continua la sua corsa devastatrice nei nuovi quartieri e nelle zone intorno alla città, soffocata e cancellata ormai da continue colate di asfalto e cemento”.

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VITERBO – Segue il comunicato dell’ associazione:

Là dove c’era l’erba…

Si cantava, già alcuni decenni orsono, per contrastare il consumo del suolo nelle città.

Poche settimane fa si piantavano boschi urbani per migliorare le condizioni di vita dei cittadini viterbesi. In seguito si abbinavano alle piante i nomi dei bambini nati di recente, creando la “ fratellanza“ tra natura e uomo…

A Viterbo questo non avviene più!

Il dio cemento continua la sua corsa devastatrice nei nuovi quartieri e nelle zone intorno alla città, soffocata e cancellata ormai da continue colate di asfalto e cemento.

 La legge n. 113 del 29 gennaio 1992, modificata dalla L. n. 10 del 14 gennaio 2013, prevede l’obbligo di piantumare un albero per ogni bambino nato. Dal 1992 a Viterbo sono nati oltre 13.000 bambini, ad oggi siamo a circa 600 nati l’anno!

 Una prima parziale messa a dimora di circa 80 piante sembrava essere di buon auspicio affinché si avviasse “l’era verde” per migliorare le condizioni climatiche, paesaggistiche e sociali con l’impianto di boschi urbani.

 Invece no!

A Viterbo il cemento deve continuare a cancellare quello che resta di un territorio bellissimo, agricolo, antico, coprendo con materiali morti i prati, i campi e quel poco che resta di naturale in città.

 

Foto Fisioterapy Center

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