Tromba d’aria, il Comune di Tuscania attiva iter per riconoscimento calamità

Tromba d’aria, il Comune di Tuscania attiva iter per riconoscimento calamità

Homepage - Coldiretti: "Le imprese danneggiate chiedano l'immediata verifica dei danni causati dal maltempo". Le aziende agricole colpite devono richiedere agli uffici tecnici dei rispettivi comuni di residenza i sopralluoghi per la verifica e la certificazione dei danni causati dall’ondata di maltempo.

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A una settimana dalla tromba – d’aria che al suo passaggio ha devastato le campagne di Tuscania, Tarquinia e Vetralla – risulta più pesante del previsto il bilancio dei danni subiti, in particolare, dalle aziende agricole.

“La tempesta ha danneggiato casali, depositi, scoperchiato capannoni, come nel mio caso. La furia del vento – denuncia Daniele Nassi, imprenditore e presidente della sezione della Coldiretti di Tuscania – ha sollevato alcune lastre della copertura della rimessa del fieno, divelto recinzioni. Tanti altri colleghi hanno subito danni che comporteranno costose riparazioni.

Bene ha fatto il Comune di Tuscania ad attivare l’iter amministrativo per il riconoscimento della calamità. Mi auguro che se mai dovessimo ottenere la dichiarazione, le prime a essere risarcite saranno proprio le attività produttive”.

Le aziende agricole colpite devono richiedere agli uffici tecnici dei rispettivi comuni di residenza i sopralluoghi per la verifica e la certificazione dei danni causati dall’ondata di maltempo. “È un passaggio obbligato – aggiunge Alberto Frau, direttore della Coldiretti di Viterbo – per poter essere ammessi ai risarcimenti in caso di eventuale accoglimento della richiesta di calamità. Così è stato in occasione degli indennizzi riconosciuti agli imprenditori agricoli che ad aprile chiesero subito i sopralluoghi per la verifica dei danni causati dalle gelate alle colture. In quel caso la Regione Lazio – anche a seguito delle nostre ripetute pressioni e sulla scorta delle certificazioni raccolte presso gli Ada provinciali (Area decentrata agricoltura) – si attivò subito, ottenendo dal Mipaaf le risorse necessarie per liquidare gli indennizzi”.

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