Trenta minuti di pioggia e Viterbo fa paura. Allagati tratti del semianello, voragine in strada Bagni, Poggino ridotto a piscina

Trenta minuti di pioggia e Viterbo fa paura. Allagati tratti del semianello, voragine in strada Bagni, Poggino ridotto a piscina

Homepage - Trenta minuti di pioggia intensa e Viterbo fa paura. La città finisce sott'acqua, tanto che ad attraversarla dopo la tempesta vengono ancora i brividi. Una bomba d'acqua, capace di sommergere intere vie e spiazzi.

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Trenta minuti di pioggia intensa e Viterbo fa paura. La città finisce sott’acqua, tanto che ad attraversarla dopo la tempesta vengono ancora i brividi. Una bomba d’acqua, capace di sommergere intere vie e spiazzi. Il semianello si è allagato in diversi tratti. Su strada Bagni, all’altezza di Marinetti si è aperta una voragine che ha costretto alla chiusura della via all’altezza di Valle Faul.

Salta un tombini nei pressi della rotatoria dell’Ipercoop, causando un incidente che coinvolge tre macchine. Fortunatamente non ci sono feriti, si ripete la scena di qualche sera fa su via Belluno. La zona industriale del Poggino ridotta a una palude, con via dell’Industria che ha assunto l’aspetto di un fiume per alcuni minuti.

Strade allagate anche alla Capretta, in via della Palazzina un fiume d’acqua; così come nei pressi di via Polidori. Allagato il sottopassaggio di via della Ferrovia, con un’auto in panne. Si ripete la scena anche a porta San Pietro, dove ormai è tradizione assistere all’immersione. Acqua alta anche sulla Teverina, con conseguente traffico in tilt. Villanova finisce a bagno.

Tanti cittadini si sono trovati a vivere momenti di panico puro. Alle 17,30 la pioggia, che ha iniziato a cadere piano dalle 17,15, aumenta il ritmo. Si alza anche il vento e cade sempre più fitta. Una vera bomba d’acqua. Le fogne non reggono, anche perché molti tombini non sono adeguatamente puliti. Non ci sono canali di scolo adeguati e l’effetto “immersione” si manifesta con tutta la sua forza.

Sui social è un martellare di foto e commenti. C’è chi si ritrova con l’acqua all’interno della propria auto. Tra i tanti commenti trovati, uno è degno di nota. Recita così: “I progettisti e i tecnici non si devono denunciare solo quando crollano gli edifici a causa di un sisma”. Dice tutto. La Fune da giorni sta battendo sull’argomento, lanciando l’allarme. Proprio questa mattina l’ennesimo servizio sulla condizione dei tombini, in diversi punti della città completamente ostruiti.

Fortunatamente l’allagamento di oggi non ha prodotto danni seri alle persone. Ma quanto accade non può lasciare indifferenti, perché l’indifferenza rischia di essere colpevole di gravi conseguenze.

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