Trenitalia e Cotral annunciano l’uscita da Metrebus

Trenitalia e Cotral annunciano l’uscita da Metrebus

Homepage - Trenitalia e Cotral annunciano l'uscita dal primo gennaio dal sistema di biglietto integrato gestito da Atac. Alla base di tutto ci sarebbero i forti debiti di quest'ultima società con le altre due partecipate. A rimetterci i soldi, però, saranno i pendolari.

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C’è paura tra i tantissimi pendolari della Tuscia, dopo l’annuncia di Trenitalia e di Cotral di voler uscire da Metrebus, ovvero dal sistema di biglietto unico che finora ha permesso ai pendolari di viaggiare acquistando un solo titolo di viaggio per l’intera regione. Dal primo gennaio, quindi, cambiano le regole e se prima si poteva salire su un mezzo Cotral o prendere un treno per la Capitale e la metro, avendo con sè un unico biglietto, dal nuovo anno non sarà potrà più fare.

Ma non è una semplice questione di comodità, ma soprattutto di costi. Un unico biglietti anziché tre differenti abbonamenti (Atac, Trenitalia e Cotral) faceva risparmiare ai cittadini una bella cifra di denaro, che ora le compagnie saranno costrette a compensare sui singoli titoli di viaggio. Una rivoluzione la cui unica vittima è sempre e solo il pendolare, che dovrà sborsare più soldi per andare a lavorare o spostarsi per la regione.

A fare il primo passo è stata Trenitalia, attraverso una nota firmata dall’Ad Vincenzo Soprano e indirizzata ad Atac, Cotral e assessori regionali. “Nonostante il giudizio positivo del progetto – scrive Soprano – dobbiamo purtroppo rilevare come la gestione dello stesso abbia presentato criticità per noi insostenibili che ci impongono di dover comunicare la disdetta della convenzione Metrebus”. A queste parole segue una lunga serie di criticità, prima fra tutte, il fatto che Atac ha 49,5 milioni di euro di debito nei confronti di Trenitalia, che ha intrapreso la via giudiziaria per recuperarli.

All’annuncio di Trenitalia ha fatto seguito quello di Cotral. “Nonostante l’azienda abbia cercato in questi mesi il dialogo con Atac  –  si legge in una nota di Cotral – nessuna buona volontà è stata dimostrata dall’azienda romana per trovare una qualsivoglia soluzione che rendesse il sistema più trasparente ed efficace. Un sistema tariffario integrato è uno strumento indispensabile per incentivare il servizio di trasporto pubblico in un’area come quella laziale  –  dichiara l’amministratore delegato di Cotral Arrigo Giana – ma non può funzionare se un soggetto gestisce tutte le informazioni e i flussi finanziari e gli altri nulla. Anche in considerazione del fatto che in questi anni non sono mancate gravi criticità di gestione”.

Ecco fatta la frittata. Se Trenitalia e Cotral escono dal biglietto unico integrato, per i pendolari si mette male. Triplo biglietto, triplo costo. E’ possibile che i pendolari debbano sempre essere le vittime o la merce di ricatto di giochi ai quali non vogliono partecipare? 

Foto Fisioterapy Center

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