3 imprenditori su 4 sono uomini: la ricetta per la parità dello Sportello Donna

3 imprenditori su 4 sono uomini: la ricetta per la parità dello Sportello Donna

Cronaca - "C'è ancora molto da fare a livello culturale e sociale. Le opportunità potrebbero venire dalla canapa e dalle stampanti 3d". Parla Papalini che presenta lo Sportello Donna presso la Camera di Commercio con Merlani e assessore regionale Valente.

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Tre imprenditori su quattro sono uomini. A Viterbo è questo il dato che fotografa l’imprenditoria di genere. A dirlo è la Camera di Commercio di Viterbo che venerdì ha presentato le attività dello Sportello Donna, iniziativa inserita in una serie di interventi previsti dall’assessorato al Lavoro della Regione Lazio grazie a fondi del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. Nell’occasione annunciate anche alcune attività convegnistiche e di formazione in programma: dall’opportunità della canapa a quella delle stampanti 3D.

Il dato viterbese, del 26% di femminilizzazione dell’impresa, deve essere però letto con attenzione. Se è vero che nella Tuscia solo un imprenditore su quattro è donna è anche vero che la media sia del Lazio che dell’intero paese è ben inferiore. Solo il 21% delle imprese, in questi casi, infatti è rosa. Da questi numeri si capisce la necessità di investire in infrastrutture che favoriscano l’ingresso nell’imprenditoria delle donne italiane. Parte di questi interventi arriveranno grazie allo Sportello Donna, aperto grazie al Cif, il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, presentato ieri dal presidente della Camera di Commercio viterbese Domenico Merlani, dall’assessore regionale al Lavoro Lucia Valente e al presidente del Cif di Viterbo Serenella Papalini.

 

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“Questo progetto – ha spiegato la presidente del Cif Serenella Papalini – è nato dalla consapevolezza che c’è ancora molto da fare a ogni livello: culturale, sociale, professionale. Le attività svolte nei mesi scorsi dal Comitato, tra cui i tre Open Day, ci hanno permesso di cogliere le diverse esigenze delle donne del nostro territorio che vanno dalle giovani, piene di energia, alle cinquantenni che si devono reinventare un mestiere, un ruolo, una vita e non sanno davvero da che parte cominciare. Io credo che il punto di partenza debba essere la relazione, il contatto umano, e lo Sportello Donna possa costituire un punto certo su cui contare da cui partire o ripartire”.

Serenella Papalini ha poi parlato anche delle prossime iniziative pubbliche, previste per marzo, ovvero un convegno sulla coltivazione della canapa e sulle tartufaie, “vere opportunità di lavoro in questo territorio” e poi anche un convegno per approfondire le opportunità che nel futuro potranno essere raccolte dallo sviluppo delle stampanti 3d.

 

 

 

“Diventare imprenditrici – ha spiegato l’Assessore Valente – vuol dire prendersi dei rischi e noi vogliamo stare accanto a chi decide di intraprendere questa sfida. E solo seguendo passo dopo passo chi vuole fondare una nuova impresa, ci aiuterà a capire dove è meglio investire ed evitare la mortalità di quelle nuove”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso il presidente Merlani: “Siamo consapevoli delle difficoltà che spesso le donne subiscono nell’avviare o nel gestire un’impresa o nel conciliare il lavoro con l’attività familiare. Ed è per questo che siamo orgogliosi di aderire a questo progetto della Regione”.

Per la misura sono stati stanziati a livello regionale 700mila euro, di cui: 550mila euro destinati alle nuove micro imprese femminili, da costituire; 110mila euro per quelle costituite da meno di due anni; 40 mila euro per il rimborso delle spese di tutoraggio che sarà svolto proprio attraverso i Cif nell’ambito di uno Sportello all’interno della Camera di Commercio che offrirà anche un servizio di promozione e informazione dell’iniziativa.

 

Tutti i dati (al 30.09.2014) dell’impresa femminile nella provincia di Viterbo

  • Le imprese femminili al 30 settembre 2014 in provincia di Viterbo sono 10.043;
  • L’incidenza femminile sul totale delle imprese registrate in provincia di Viterbo è pari al 26,7%, tasso più elevato rispetto al dato nazionale del 21,45% e regionale 21,61%;
  • Tra i settori di attività economica, nell’agricoltura si concentra il 39,2% delle imprese femminili registrate con un tasso di femminilizzazione del 33,6%;
  • Nel commercio si evidenzia una buona presenza di imprese femminili, con un tasso di femminilizzazione del 29,2% mentre nei servizi di alloggio e ristorazione si arriva al 34,2%, buona anche la percentuale nel settore noleggio e agenzie di viaggio con 32,7%. Ridotta la presenza di imprese femminili in altri settori, in particolare nelle attività manifatturiere con un tasso di femminilizzazione inferiore al 17%. Si rileva un lento processo di terziarizzazione che coinvolge il sistema produttivo provinciale nel suo insieme ed anche la sua componente femminile;
  • Sotto il profilo giuridico, primeggiano le ditte individuali, forma giuridica di oltre il 74% delle imprese femminili registrate al 30 settembre 2014. Le società di capitale rappresentano l’ 11,18%, le società di persone il 12,2%.

 

 

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