Trasversale: “un’opera strategica per la Tuscia e tutto il Lazio”

Trasversale: “un’opera strategica per la Tuscia e tutto il Lazio”

Homepage - Enrico Panunzi all'Ance: "Impensabile che una metropoli come Roma non sia collegata velocemente con realtà che sono a 100 chilometri da essa. Con più collegamenti si aumenta lo sviluppo".

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Si torna a parlare di Trasversale, di quel collegamento tra Orte e Civitavecchia via Viterbo, progettato decadi fa e ancora non ultimato, portato avanti pezzo dopo pezzo. Un’opera che negli ultimi tempi è al centro dell’attenzione, dopo i vari litigi tra l’Anas e gli amministratori locali che vorrebbero che quella strada passasse in determinati punti…o meglio, che non passi su determinati punti e scelga altre vie per collegarsi a Civitavecchia.

L’argomento è rispuntato fuori anche oggi durante uno degli incontri viterbesi dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) con i rappresentanti politici locali per confrontarsi su sviluppo, territorio, impresa. Dopo gli assessori comunali Raffaela Saraconi e Alvaro Ricci, il direttivo dell’associazione ha infatti ospitato Enrico Panunzi, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione Mobilità, altamente interessata al completamente dell’opera.

“Sono molto fiducioso – ha detto il consigliere regionale – si tratta di un’opera strategica non solo per la Tuscia, è impensabile che una metropoli come Roma non abbia, come tutte le metropoli europee, un collegamento veloce con realtà che sono in un raggio di 100 chilometri. E’ indubbio che se fossimo collegati meglio avremmo più possibilità di sviluppo”.

“Collegamento veloce che passa anche per la ferrovia: per la tratta Roma–Civita Castellana–Viterbo sono disponibili i fondi ex Fas per l’elettrificazione della linea fino a Sant’Oreste, mentre per la Fl3 è previsto il raddoppio fino a Cesano. Al di là degli aspetti specifici di questo o quel tema –ha spiegato Panunzi – c’è la forte necessità di snellire le procedure che sono troppo farraginose e dotarsi di una seria programmazione. Noi – ha concluso – abbiamo preso una Regione in rianimazione e lo stiamo rimettendo in sesto”.

Al termine dell’intervento anche Andrea Belli, presidente dell’Ance Viterbo, ha preso la parola, ringraziando il consigliere per la chiarezza delle sue dichiarazioni. “Gli imprenditori chiedono certezze e non promesse. Con la Regione abbiamo collaborato anche recentemente per la Call for proposal: speriamo che alcune idee si possano trasformare in bandi. Fa piacere, infine, la disponibilità del consigliere, peraltro già dimostrata in passato, a porre l’attenzione su esigenze di carattere generale che riguardano la Tuscia. Noi siamo pronti sia a fare la nostra parte sia ad essere da pungolo verso le istituzioni”.

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