Tra Micheloni, Sergio Insegna e il Civettiano: le nostre pagelle all’opposizione

Tra Micheloni, Sergio Insegna e il Civettiano: le nostre pagelle all’opposizione

Politica - Insogna e Moltoni a parte, è difficile dare voti agli altri della minoranza: l’amministrazione Michelini è infatti tuttofare. Fa governo, maggioranza e opposizione. Più opposizione in realtà che altro e quindi la minoranza è spettatrice più che protagonista. Ecco dunque le pagelle de La Fune, tra il serio e il faceto.

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Insogna e Moltoni a parte, è difficile dare voti agli altri della minoranza: l’amministrazione Michelini è infatti tuttofare. Fa governo, maggioranza e opposizione. Più opposizione in realtà che altro e quindi la minoranza è spettatrice più che protagonista. Ecco dunque le pagelle de La Fune, tra il serio e il faceto. Difficile dare delle insufficienze e per questo siamo un po’ tristi. Ma qualcuno che non ha superato l’esame c’è. Eccome.

Se le avete perse qui quelle alla maggioranza, qui alla Giunta.

 

Francesco Moltoni voto 7. Cominciamo da lui, perché non si sa mai. Potrebbero farlo fuori prima che finiate di leggere questa pagella. Voto 9 per la resistenza pacata e paziente alla procedura decadenza avviata dai suoi ex alleati; voto 5 per le proposte e l’attività di Consiglio. La media fa 7: è matematica. Survivor.

Luigi Buzzi voto 6. Rappresentante di una destra moderna, qualche malalingua lo definisce democristiano, ma lui è invece un Fratello d’Italia. Ha passato l’anno a dire a Michelini di dimettersi, e poco più, anche perché poco di più si poteva fare. Rivendica la scelta dell’albero di Natale di led di piazza del Comune. Lo stesso albero che abbellisce un parcheggio-di-un-centro-commerciale-vista-superstrada-a-Collestrada-vicino-Perugia. Rivendicazione o ammissione di colpa? Assonnato.

Giulio Marini voto 6. Parlava di cosa nostra riferita ai problemi sui rifiuti, prima del caos (poi rientrato) su Viterbo Ambiente. Fa più accessi agli atti che respiri, ne sa sempre una più del diavolo. Il voto però sconta gli anni da sindaco. Sicuramente meglio come leader dell’opposizione. Mezzo ritrovato. E pure preveggente.

Goffredo Taborri voto 5. Se c’è qualche politico navigato in Consiglio, questo non è Goffredo-da-Viterbo-detto-Taborri. Anche se dovrebbe, visti gli anni passati nella Sala d’Ercole. A volte sbaglia i tempi delle richieste, si incespica sulle strategie comuni dell’opposizione. È un pesce fuor d’acqua. Lo era prima nella maggioranza, lo è ora in minoranza. Mezzo voto in più per la sua citazione de Il giorno della Civetta riferito al sindaco di Viterbo (“ci sono gli uomini, i mezzi uomini, gli ominicchi e i quaqquaraqquà”). Civettiano.

Chiara Frontini voto 10. Non sia mai che gli diamo un voto più basso di quello che prendeva a scuola. Già se l’è presa a male qualche tempo fa, quindi non sia mai! Anzi, dirò di più. Mezzo voto in meno per la protesta sulla pagella dell’anno scorso (o dell’anno prima?), se no prendeva pure 10 e mezzo. Apprezzata la sua lezione di stile sul Testamento biologicoMaradonina.

Gianluca De Dominicis voto 7,5. Dobbiamo dirlo (plurale maiesatis): piano piano sta iniziando ad imparare il proprio mestiere. Anzi inizia quasi a poterlo insegnare. È l’unico che chiede scusa ai suoi dei propri errori di valutazione, che si confronta in diretta con il suo Movimento sulle scelte in Consiglio, i 5 stelle viterbesi, e condivide con loro ogni ragionamento. Ha una squadra che lavora per temi, studia e approfondisce. Non ho mai provato tanta simpatia per il grillismo, ma devo dare a Cesare quel che è di Cesare. Questi hanno intrapreso un’altra via nel metodo, nei modi e negli interessi. I grillini viterbesi perdonano anche gli errori, sono le colombe in un mondo di falchi. Quanto pagherà in termini elettorali? Il rischio è che paghi poco. Quei bravi ragazzi.

Gianmaria-pensampòchefenomeno-Santucci voto 7. Ha colpito e affondato tante volte il coltello nel burro-Michelini che ormai si è pure stancato. Ha perso di verve in Consiglio nelle ultime settimane, ma non sembra una ammissione di sconfitta: tanto l’opposizione se la fanno da soli. Ospite fisso di Radio Verde e Sbottonati se la ride quando Daniela Bizzarri “lo insulta”. Al contrario dei suoi potenziali alleati vive nel tardissimo 20esimo secolo, peccato che siamo già nel 21esimo da una quindicina d’anni. Ma sta recuperando velocemente. Come la Juve.

Sergio Insogna voto 1.000.000. C’ha messo un po’ a sedersi sui banchi dell’opposizione, ma senza di lui i Consigli sarebbero una noia mortale. È un battutista nato. Non lo dice apertamente, ma anche il sindaco Micheloni gli ha fatto i complimenti per qualche sua battuta. È pure bravo a far inciampare la maggioranza, insomma è navigato davvero (non come Taborri) e si vede. Sergio Insegna.

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