Tonnellate di rifiuti tossici nella valle del Tevere, dopo più di dieci anni si attende la bonifica (guarda il video)

Tonnellate di rifiuti tossici nella valle del Tevere, dopo più di dieci anni si attende la bonifica (guarda il video)

Primo Piano - E' accaduto nel territorio di Graffignano. Un'inchiesta finita nel dimenticatoio della prescrizione e decine di ettari di terreni contaminati, ai confini dei quali si continua a coltivare ancora oggi. Nessun colpevole ma un disastro ambientale tanto importante quanto ignorato.

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Tonnellate di rifiuti tossici, secondo le stime effettuate tra le 20mila e le 50mila, interrate nella valle del Tevere più di dieci anni fa. E’ accaduto nel territorio di Graffignano. Un’inchiesta finita nel dimenticatoio della prescrizione e decine di ettari di terreni contaminati, ai confini dei quali si continua a coltivare ancora oggi. Nessun colpevole ma un disastro ambientale tanto importante quanto ignorato.

 

Con il rischio serio e concreto che metalli pesanti e sostanze cancerogene possano finire nel ciclo alimentare, in buona sostanza anche sulle nostre tavole. Succede a Pascolaro, dove il disastro ambientale è stato ampliamente documentato da un’inchiesta giudiziaria, con tanto di filmati di camion e operai al lavoro per interrare rifiuti pericolosi.

Ad accendere i riflettori sulla delicata situazione le telecamere di Sky Tg 24, che proprio in questi giorni hanno mandato in onda un approfondimento dal titolo ‘Un piatto di salute’. Un servizio shock dove viene mostrato cosa c’è in quei terreni ancora oggi, a distanza di dieci anni. E che a ridosso della zona dove sono stati effettuati gli interramenti di fanghi chimici ed altre sostanze ancora oggi si coltiva, grano per l’esattezza. Ma in passato sono stati coltivati anche pomodori con certificazione di prodotto biologico, per dirne una.

Stagno, antimonio, cobalto in concentrazioni incredibili. Per dare una dimensione reale della portata del fenomeno basta dire che nei terreni a uso agricolo il valore consentito di stagno è uno e in località Pascolaro si registra livello 50. L’antimonio, che si trova nelle vernici e nelle gomme, è quattro volte il valore limite. Il Cobalto è al doppio del livello consentito. A peggiorare la situazione le esondazioni del Tevere, qui quando il fiume si fa grosso i terreni dove sono stati sotterrati gli inquinanti vengono sommersi e così il veleno di sparge ovunque. Da più di dieci anni questa terra e i suoi abitanti attendono la bonifica.

 

 

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