Terremoto, anche nella Tuscia si contano i danni del sisma

Terremoto, anche nella Tuscia si contano i danni del sisma

Homepage - Svariati i danni agli edifici e alle case in tutta la provincia, mentre a Viterbo e in altri centri dalle tubature continua ad arrivare acqua torbida

ADimensione Font+- Stampa

Dallo scorso agosto anche la Tuscia ha imparato a fare i conti con le scosse e con la paura, anche se non ai livelli di chi quella tragedia l’ha vissuta da vicino. Negli ultimi mesi lampadari che tremano e corse fuori casa, anche qui sono diventate più frequenti del solito e ieri durante l’ennesimo grande sisma anche la Tuscia ha iniziato il suo personale conto dei danni.

Da ieri, e ancora oggi, gli operatori sono in attività per quantificare i danni riportati nella nostra provincia dal sisma che ieri mattina ha svegliato tutto il centro Italia e che ha fatto ripiombare tutti nella paura. Una delle scosse più forti da oltre 30 anni che solo per fortuna non ha fatto alcuna vittima, ma che ha contribuito a far aumentare i danni alle abitazioni e agli edifici pubblici.

Danni consistenti a Orte, dove il terremoto ha provocato il crollo del cornicione e di una parete della scuola elementare. Durante la giornata di ieri sono stati segnalati danni anche all’acquedotto. Dopo i sopralluoghi in tutto il territorio comunale ieri sono state chiuse le chiese di Sant Agostino e San Biagio, oltre alla porta di San Cesareo. La strada che del nuovo parcheggio che inizia da Padre Pio fino al parcheggio sotto San Cesareo è stata chiusa. È stata stabilita una nuova viabilità visto che piazza della Rocca è stata inibita al traffico per un pericolo di crollo del tetto dell’ex chiesa ora proprietà Ciucci, il transito è consentito solo per i pedoni. La nuova viabilità verso la Rocca prevede senso obbligatorio solo per via Gramsci e si ritorna per via principe Umberto per poi uscire verso via Garibaldi e da lì a Sant Agostino.

Nella “Città che Muore”, Civita di Bagnoregio, la scossa ha aperto una crepa sul campanile della chiesa.L’area nei pressi di piazza del Vescovado è stata transennata, mentre la protezione civile ha effettuato diversi sopralluoghi. “Le scuole del comune di Bagnoregio resteranno chiuse per disposizione della Prefettura di Viterbo, dopo la scossa di terremoto”. Scrive il sindaco Bigiotti su facebook. “Noi stiamo facendo tutti i controlli sugli immobili di nostra competenza. Per quanto riguarda Civita la situazione è la seguente: abbiamo effettuato, mezz’ora dopo l’evento sismico, un sopralluogo insieme ai tecnici e successivamente anche con i vigili del fuoco. Il ponte di Civita non ha subito alcun danno ed è perfettamente agibile. Il campanile di Civita presenta una fessurazione sulla parte posteriore che ha reso necessario, per motivi del tutto precauzionali, emettere ordinanza di chiusura della chiesa ed interdizione alle persone della zona limitrofa. In attesa di approfondite verifiche strutturali, abbiamo deciso di ordinare la chiusura anche della cattedrale di Bagnoregio”.

A Caprarola sono stati evacuati il duomo, la casa famiglia e alcuni palazzi del centro storico, già transennato. I vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo all’interno del duomo e, secondo quanto si è appreso, la facciata si sarebbe distanziata dal muro di qualche centimetro e all’interno sarebbero stati riscontrati gravi problemi strutturali. Si sono svolti anche sopralluoghi sul ponte ad arco chiamato ponte degli Eroi da parte dei vigili del fuoco.

Piccoli dissesti in altri paesi, come a Vignanello, dove è stata dichiarata inagibile la chiesa di San Sebastiano e ieri mattina la messa è stata celebrata nella piazza, o a Vallerano, dove ci sono stati alcuni crolli e crepe in abitazioni, e Nepi, dove per tutta la giornata è sgorgata acqua gialla dai rubinetti.

Problemi anche a Viterbo, dove il sindaco Michelini ha ordinato la chiusura di Palazzo Donna Olimpia di via San Pietro per i controlli e, anche qui, l’acqua è arrivata torbida nelle case dei cittadini. A Santa Barbara, Cappuccini ed Ellera anche oggi non c’è acqua potabile, ma le segnalazioni arrivano da tutta la città.

La situazione appare ancora drammatica, soprattutto per l’allerta lanciata dall’Ingv sul fatto che nei prossimi giorni altre terribili scosse potrebbero tornare a scuotere la terra del centro Italia.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune