Terme dei Papi, entro fine 2014 sapremo quanta acqua avranno

Terme dei Papi, entro fine 2014 sapremo quanta acqua avranno

Politica - Nella partita per la città termale di Viterbo c'è un'incognita importantissima: il pronunciamento del Consiglio di Stato su quanta acqua termale possono utilizzare alle Terme dei Papi.

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taborriIl progetto della città termale è di fatto al palo e col fiato sospeso in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato su Terme dei Papi. Pronunciamento che arriverà, questa la notizia, entro il 2014.

Al centro della partita c’è la questione dell’acqua termale che il bacino sotto Viterbo mette a disposizione. Una risorsa limitata che oggi è gestita in gran parte da Teme dei Papi. La società dei Sensi ha una posizione dominante in maniera schiacciante sul mercato termale viterbese. Ma su questo dominio penzola una spada di Damocle: il Consiglio di Stato. Infatti è atteso il pronunciamento di questo per definire con certezza quanta acqua la società dei Sensi può emungere.

Attualmente utilizza una quarantina di litri al secondo su un totale di bacino pari a un centinaio circa di litri al secondo. La questione dell’acqua utilizzata da Terme dei Papi è finita in tribunale e l’ultimo aggiornamento è fatto dalla sentenza del Tar. Sentenza che dà ai Sensi il diritto di emungere l’acqua necessaria a mandare avanti la struttura. Formula piuttosto vaga che di fatto rende possibili diverse scuole di pensiero.

La situazione rende difficile al Comune di Viterbo l’azione per riaprire le ex Terme Inps, al momento praticamente lasciate all’asciutto. Palazzo dei Priori comunque non demorde e proprio stamani dovrebbe arrivare in commissione comunale una proposta di deliberazione che riguarda l’iter per mettere sul mercato le gloriose Terme dei Lavoratori. Ma i consiglieri di maggioranza non sembrano essere tutti d’un sentimento sul documento.

 

 

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