Teatro Sociale ‘Integramente’, riparte l’avventura

Teatro Sociale ‘Integramente’, riparte l’avventura

Homepage - Riparte a novembre il laboratorio di Teatro Sociale 'Integramente'. L’Associazione Culturale AstArte di Viterbo riprenderà nel mese di novembre l’attività di Teatro di comunità.

ADimensione Font+- Stampa

Riparte a novembre il laboratorio di Teatro Sociale ‘Integramente’. L’Associazione Culturale AstArte di Viterbo riprenderà nel mese di novembre l’attività di Teatro di comunità.

AstArte segue da sempre laboratori teatrali di vario genere: nelle scuole, presso centri socio-riabilitativi collegati alla ASL o a fondazioni private e nelle università. Chiara Palumbo e Paolo Manganiello, membri dell’associazione, registi, pedagoghi e studiosi delle problematiche del teatro, hanno dato vita nel 2008 a una compagnia teatrale, chiamata ‘Integramente’, che integra persone con difficoltà sociale (pazienti psichiatrici e diversamente abili) con persone cosiddette “normali”, che nella vita svolgono tutt’altro genere di professione, ma che hanno deciso di seguire un laboratorio teatrale per mettersi in gioco e fare una nuova e molto particolare esperienza di comunità.

L’idea è quella di aprire le porte di questo laboratorio e fare in modo che chiunque avesse la voglia, o solo la curiosità, di avvicinarsi a questo genere di iniziativa possa chiedere di partecipare e di seguire il laboratorio, che durerà fino a maggio 2018.

Le forti domande (e quindi le molte proposte) di teatro oggi sono collegate alle problematiche della comunicazione e spesso alle difficoltà dei rapporti personali. Il teatro può rispondere a esigenze di relazione con l’altro o con
un gruppo e, in taluni casi, recuperare la sua antica vocazione di evento sociale. La più grande difficoltà sta nel cercare di restituire una dimensione rituale collettiva al teatro togliendolo dal mercato dell’intrattenimento fine a sé stesso.

L’esigenza di chi opera in quest’ambito è dunque quella di trovare individui che intendano mettersi in gioco, seguendo regole precise, per sensibilizzare la comunità e per permettere all’”altro” o semplicemente alla
persona in difficoltà, di provare a esprimere la propria individualità in un luogo protetto, recuperando dignità e lavorando sull’espressività.

La prospettiva non è di formare attori per chissà quale carriera nel mondo dello spettacolo, bensì di recuperare una più naturale rappresentazione di sé, imparando a essere quello che si è e non quello che si ha. Imparare dunque
a diventare un attore sociale.

La parola “Teatro” e l’aggettivo “sociale” – in questo caso – insieme divengono un’espressione che indica una via, un percorso nel quale tentare di recuperare una dimensione più umana del proprio e dell’altrui agio. Teatro
sociale, dunque, che diventa spazio riparato e accogliente per il gruppo, all’interno del quale vivere un’esperienza, già in atto, di comunità.

Tale particolare proposta tenta di recuperare la matrice teatrale che è nell’uomo, da sempre, qualcosa di originario e originale. Senza convenzioni né stilemi, ma solo cercando di far emergere caratteristiche e unicità
lavorando in gruppo e per il gruppo, seguendo poche ma fondamentali regole che più che il teatro in sé riguardano il vivere sociale.

L’attore sociale non è più colui che interpreta una parte che qualcuno ha scritto (anche) per lui, ma è colui che mira a diventare un tassello di un mosaico fatto di tante soggettività in azione, che offrono il proprio vissuto di esperienze in termini di emotività. Ciascuno, all’interno del gruppo, non solo è chiamato ad una partecipazione fisica, ma soprattutto è sollecitato ad una apertura e ad una messa in comune della propria dimensione interiore ed emotiva.

La rappresentazione finale quindi viene a chiudere un percorso restituendo le singole individualità all’interno di un sistema-gruppo che le racchiude e le trascende. Il laboratorio ‘Integramente’ partirà giovedì 23 novembre. Chiunque
fosse interessato può chiedere informazioni ai numeri 328 4260151 oppure 328 8140929. Prima dell’inizio del corso è previsto un incontro conoscitivo con i docenti.

 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune