22 motivi che rendono giusta la tassa di soggiorno ovvero le 22 unicità di Viterbo

22 motivi che rendono giusta la tassa di soggiorno ovvero le 22 unicità di Viterbo

Politica - Tutti pazzi per la tassa di soggiorno. In città ne parlano in parecchi. Nei bar, nelle strade, nei punti d'incontro. I viterbesi, molti, si sganasciano su la proposta dell'amministrazione Michelini. Condividiamo con i lettori un momento goliardico.

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comuneTassa di soggiorno, tutti ne parlano e ne straparlano. Argomento che sta solleticando tanto anche la fantasia dei cittadini. Dai social abbiamo recuperato i 22 buoni motivi per cui è giusto far pagare la tassa di soggiorno ai turisti. Un elenco di bellezze e unicità viterbesi che, a detta del geniale burlone, giustificano il balzello.

Ringraziamo Bruno Deep Freeze Pagnanelli per l’acume, abbiamo ritenuto interessante condividere quanto dai lui scritto con i lettori de La Fune.

 

I 22 BUONI MOTIVI CHE RENDONO GIUSTA LA TASSA DI SOGGIORNO OVVERO L’ELENCO DELLE ECCELLENZE VITERBESI

1) andare ad ammirare opere della storia, lasciate dai nostri avi: capitelli, manifatture antiche, gioielli, quadri, dipinti, marmi, bronzi contenuti al museo cittadino, non appena sarà riaperto.

2) andare a vedere rappresentata un’opera, un balletto, una commedia, con l’acustica perfetta e la splendida cornice del teatro dell’Unione, non appena sarà riaperto.

3) visitare il centro pulsante della città con i negozi del lusso al Corso o in via Saffi, magari quelli che sono rimasti aperti.

4) rinfrescarsi nelle fontane della città e usufruire di trattamenti cosmetici e benefici sulla pelle, con impacchi di alghe e putrescenze di piccione.

5) bere, nel caldo estivo, acqua fresca dai rubinetti anche se è consigliato un dearsenificatore al seguito, a norma di legge, a causa di piccole controindicazioni.

6) lasciare l’auto nei parcheggi fioriti di Valle Faul e arrivare in centro tra i lampioni divelti da artisti dell’avanguardia viterbese, quella del post apericena.

7) godere della vista di opere ciclopiche come ‘”Il risveglio’ di Seward jhonson a Valle Faul, coronato di transenne di plastica arancione e decorato da altrettanti creativi con pennarelli.

8) ammirare la costruzione di un ascensore, opera prima dell’inutilità asservita alla politica, come monito alle future generazioni.

9) distrarsi con la rappresentazione quotidiana dello smercio della droga sopra piazza del Sacrario.

10) ammirare le potenzialità dell’integrazione fra razze diverse (dominicani, rumeni, indiani, brasiliani) in totale armonia fra loro, a scapito dei locali, presso il medesimo spazio.

11) misurarsi con l’impavida impresa di mangiare un panino con la porchetta il 20 luglio, nella speranza che i brufoli non diventino grandi come le frappe.

12) osservare e gioire del centro storico, facendo lo slalom fra deieizioni di uccelli, canidi, felini e a volte, in rari casi, anche di umani.

13) assistere allo spettacolo delle rimozioni forzate collettive del venerdì sera, con tanto di moccoli, diasille ed anatemi.

14) andare al cinema all’aperto, ma anche al chiuso, se ve ne fossero degni di tale nome pena lasciapassare per Vitorchiano.

15) affittare una bici per percorrere la famosa pista ciclabile di Strada Bagni, fra le meravigliose distese di vivai e gli ottimi effluvi d’annata di depuratori poco funzionanti.

16)affittare uno scooter e provare l’ebbrezza dell’anarchia stradale e, qualora si vincesse un incidentino, anche piccolo, con annesso trauma contusivo, potrebbe provare anche le meraviglie del nostro ospedale eternamente incompiuto.

17) potrebbe bearsi nelle acque termali, qualora si pagasse la relativa tassa annuale sull’ingresso in strutture abusive e quella regolare, assolutamente parca, in strutture private.

18) potrebbe vedere una partita di calcio, di squadre blasonate, in un impianto sportivo di primissima qualità e con un pratino degno dei giardinieri di Wimbledon.

19) potrebbe ammirare le meraviglie dell’ingegneria estrema, quella dei documentari del “nescional geografic”, con le rotonde con raggi di curvatura errati, ponti di viabilità di raccordo che si affacciano su strade private, strade che si sfaldano in 5 anni.

20)potrebbero fare un salto nella locale striscia di Gaza, il quartiere più popoloso della città non a caso nominato come le polveriere, confinato a ghetto da due strade dal facile accesso, specie in orari posto scolastici (insomma Santa Barbara n.d.r).

21) potrebbe sostare nella sala del consiglio comunale, di malsana bellezza, a vedere le gesta dei nostri oratori e manager, quando sono presenti (per questo bisogna fissare degli appuntamenti, pena l’annullamento dell’evento).

22) affittare un SUV, per non sentirsi fuori luogo e andare al Mcdrive a mangiare cibo di qualità “slow food” di fronte allo spettacolo della torre della “bella galliana” con l’odore dell’Urcionio nei pressi, illuminata dalle insegne dello stesso esercizio.

 

Foto Fisioterapy Center

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