Tassa di soggiorno – L’amministrazione Michelini incontra gli operatori, ma tira dritta

Tassa di soggiorno – L’amministrazione Michelini incontra gli operatori, ma tira dritta

Politica - Avrà ragione l'amministrazione Michelini a pensare che la tassa di soggiorno darà maggior lustro alla città di Viterbo o avranno la meglio le perplessità degli albergatori e operatori del settore turistico?

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comuneTorna al centro il tema della tassa di soggiorno. Perplessità, questo il sentimento più diffuso tra gli operatori del settore turismo e le associazioni di categoria che hanno incontrato in queste ore l’amministrazione Michelini. L’incontro si è svolto – durata un paio d’ore – a Palazzo dei Priori, mentre il sindaco era impegnato in consiglio comunale per la discussione in corso sul bilancio. A fare gli onori di casa gli assessori Tonino Delli Iaconi e Giacomo Barelli. Sono intervenuti i rappresentanti degli albergatori, Federlazio, Confartigianato, Cna, Unindustria, Confcommercio e Confesercenti.

“Dove andranno a finire i soldi della tassa di soggiorno?”, questa la domanda della rassegnazione. Visto e considerato che i rappresentanti dell’amministrazione hanno detto chiaramente che non faranno passi indietro sull’introduzione di questo balzello. L’argomento deve essere ancora affrontato in consiglio, dove sono possibili emendamenti, ma il dado sembra definitivamente tratto.

A questa domanda né Delli Iaconi né Barelli sembra abbiano dato risposte certe. L’allocazione di questa entrata, in quello che sarà il bilancio 2015 (la tassa entrerà in vigore dal primo gennaio del prossimo anno), non è ancora stata definita concretamente. Fatto che ha fatto storcere la bocca a più di un presente. In sostanza a domanda: dove andranno questi soldi?; la risposta è stata: vedremo!.

Soprattutto i rappresentanti degli albergatori hanno fatto presente che a Viterbo si fa già difficoltà a portare turisti e che questa tassa di soggiorno di certo non agevola la missione. La cifra definitiva giornaliera non è ancora stata fissata, ma anche un euro a persona, in questo periodo di ristrettezze, potrebbe pesare sulle scelte delle famiglie.

Di fatto l’incontro di oggi testimonia che l’amministrazione ha ascoltato i diretti interessati, cosa che non era stata fatta finora.

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