Talete, servono 30 milioni di euro per urgenze sulla rete idrica
Homepage - Dopo lunga attesa è tornata a riunirsi la quinta commissione. Forniti chiarimenti, dal nuovo cda, sul passaggio del passivo da 4 milioni di euro a 21mila. Al centro della discussione anche il mandato esplorativo per cercare i 30 milioni di euro necessari per la sistemazione delle rete idrica della Tuscia.
30 milioni di investimenti per interventi urgenti sulla rete idrica della Tuscia. E’ questo il capitale che serve, da qui a breve, a Talete. Per questo l’assemblea dei sindaci ha autorizzato un mandato esplorativo per il nuovo cda. Potranno così muoversi, tra il pubblico e il privato, per verificare la possibilità di reperire investitori.
Ieri pomeriggio la questione è stata al centro del confronto in quinta commissione, che si occupa per il Comune di Viterbo del controllo analogo delle società partecipate. Ma si è parlato anche di bilancio e i tre manager del nuovo cda hanno spiegato perché il buco da 4 milioni di euro, che era stato relazionato dall’ormai ex presidente Stefano Bonori, non esiste più.
Dal bilancio presentato dalla terna composta da Salvatore Parlato (presidente), Giovanna Marini (vice presidente) e Giampaolo De Paulis (consigliere) emerge un passivo di appena 21mila euro. Da quattro milioni a 21mila euro il passo è enorme. All’origine del tutto un diverso criterio adottato per quanto riguarda la messa in bilancio degli investimenti e della spesa corrente.
Il bilancio Bonori determinava un criterio in base al quale veniva considerata spesa corrente tutte le azioni di spesa sotto i 5mila euro, investimenti quello sopra la cifra. La nuova dirigenza ha invece tolto di mezzo questo criterio, riuscendo quindi a ridurre il passivo e spalmando tutto sulle bollette, perché gli investimenti possono essere spalmati sulle tasche degli utenti.
Durante la commissione si sono registrati diversi momenti di tensione tra alcuni consiglieri di minoranza e il sindaco Leonardo Michelini, presente all’incontro.