Talete, Bonori: “Guerra ai morosi e speranza che la politica dimostri di essere concreta”

Talete, Bonori: “Guerra ai morosi e speranza che la politica dimostri di essere concreta”

Politica - Guerra ai morosi che hanno creato un buco di 8 milioni di euro e speranza che la politica sostenga l'azione di salvataggio di Talete. Questi i due chiodi fissi del presidente Stefano Bonori. Per il 17 febbraio è stata convocata la consulta d'ambito, altro momento decisivo.

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Talete, la politica ha deciso di scendere in campo. Il primo a varcare la soglia degli spogliatoi è stato il Comune di Viterbo, con un documento che traccia una linea d’azione (leggi). Per quanto non dettagliata e oggetto di critiche, da parte di alcune forze e soggetti politici (leggi). Siamo andati a sentire cosa ne pensa il presidente della società di gestione del servizio idrico Stefano Bonori.

Cosa pensa della mossa del Comune di Viterbo?

“La reputo un passo politico importante, ora però servono atti concreti per sostenere il progetto Parca con cui abbiamo tracciato una strada per il salvataggio di Talete”.

Se lo aspettava che alla fine avrebbero concluso qualcosa o era scettico?

“Ci speravo, in questo momento serve un gesto di responsabilità per salvare la società e i primi a mettere in campo il buon senso devono essere proprio i proprietari di Talete, ossia i comuni. L’unica cosa che mi preoccupa è che per arrivare a questo primo passo ci sono voluti tre consigli comunali. Mi auguro che una volta stabiliti i contenuti della delibera che serve al rilancio i consigli comunali facciano presto ad approvarla al loro interno. Bisogna fare presto, o adesso o mai più”. 

Ma Talete è messa davvero così male?

“Ha subito un pignoramento per 6 milioni di euro a dicembre e la Eracom, una delle società che ci fornisce l’energia, avrebbe titolo per fare ancora un pignoramento per 4 milioni. Non l’hanno ancora fatto perché ho promesso che paghiamo”.

E i soldi per farlo?

 “Stanno entrando delle liquidità. A fine mese incassiamo le bollette dell’ultimo trimestre del 2014. Sulla carta dovrebbero entrarci 9 milioni di euro. Poi però bisogna vedere se la gente paga”.

 

In che senso?

“Nel senso che dal 2010 a oggi Talete ha un buco per morosità di 8 milioni di euro. C’è gente che non paga l’acqua che consuma e magari, non conoscendo le leggi, spera in un fallimento di Talete per non pagare più nulla. In caso di fallimento la prima cosa che fa il curatore fallimentare è andare a recuperare i crediti che ci sono in giro”.

8 milioni di euro di morosità? Una cifra enorme, perché non avete fatto niente?

 “Posso rispondere del mio. Sono entrato in Talete a settembre 2014 e nei prossimi giorni entrerà in servizio una task force di 20 uomini incaricati di recuperare tutti i crediti. Insomma inizia una guerra ai morosi”.

Cosa si aspetta per Talete?

“Che la politica inizia a ragionare seriamente. Il 17 febbraio c’è la consulta d’ambito e lì i sindaci dovranno disporre la delibera per la ricapitalizzazione o la garanzia fideiussoria”.

E lo stipendio di febbraio dei lavoratori?

“Segnali come quello dato dal Comune di Viterbo sono importanti per tentare di riuscire a convincere le banche a dare altro credito”.

Foto Fisioterapy Center

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