“Sul Bagnaccio l’ennessima figuraccia dell’amministrazione Michelini”

“Sul Bagnaccio l’ennessima figuraccia dell’amministrazione Michelini”

Homepage - Il gruppo Gal di Viterbo punta il dito contro la gestione del termalismo dell'attuale maggioranza

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“Ieri abbiamo assistito in commissione all’ennesima figuraccia dell’amministrazione a guida Michelini con assessore Delli Jaconi, che è stato costretto dalla Regione Lazio a portare la delibera di giunta che era sta presa a settembre senza ascoltare nessuno e che riguardava la questione Bagnaccio”. Così i consiglieri del gruppo Gal, Sergio Insogna e Francesco Moltoni, commento la seconda commissione di ieri.

“Questo passaggio di democrazia ‘forzata’, ha messo in condizione i consiglieri comunali di poter conoscere, valutare e decidere le sorti di questo importante sito termale e purtroppo, per lui, l’assessore in questione deve rassegnarsi al confronto ed alla condivisione. Il travagliato percorso amministrativo della delibera di giunta delle tariffe delle mense scolastiche, non gli ha insegnato niente”.

“Tacciamo – dicono i due consiglieri – sulle ultime farsesche vicende del Tuscia in Jazz, ed altre vicende dell’assessorato alla cultura di cui avremo occasione di parlare a breve. Ma dobbiamo segnalare l’assoluta impreparazione e inadeguatezza di chi non è in grado di progettare sulla questione terme un minimo di idea di sviluppo strutturale ed economico, e si affida ad atti ed azioni che rischiano di penalizzare quel poco che c’è in materia di termalismo spontaneo ed organizzato dei viterbesi. E ci si affida ad iniziative amministrative scollegate da una seria progettazione generale del sistema termale cittadino, con enorme risorse a disposizione, che possa far decollare questo patrimonio idrico che è il nostro tesoro naturale e che potrebbe far decollare l’economia cittadina”.

“Ad onor del vero – continua la nota – il Consiglio Comunale già approvato una delibera quadro di indirizzo sulla materia termalismo. Certo che servono regole per quanto riguarda i rapporti tra ente locale e privati proprietari dei terreni dove sorge acqua termale pubblica, certo che anche le concessioni di utilizzo di questa acqua debbono avere una quantificazione economica, certo che questi ed altri principi debbono essere comunemente stabiliti e condivisi da tutte le parti”. 

“Abbiamo letto con attenzione ed apprezzato i documenti inviati ai commissari della II commissione permanente dalle associazioni che con merito e senso civico da decenni hanno salvato dall’incuria, hanno valorizzato e promosso l’utilizzo delle acque termali del Bagnaccio e soprattutto hanno investito soldi di privati in strutture di pregio nel rispetto dell’ambiente e sino dicembre hanno ottenuto in proroga la sub-concessione ed hanno formulato una chiara e precisa proposta di collaborazione per lo sviluppo del sito Bagnaccio”.

“In questo documento sono contenuti elementi e proposte interessanti che farebbe bene l’assessore a prendere in seria considerazione, cosa che già tanti consiglieri comunali hanno fatto o stanno facendo. Abbiamo apprezzato la disponibilità complessiva di queste associazioni a discutere ed a mettere in condizione il comune di poter pervenire ad una soluzione ottimale, ma è grave che da novembre 2015 non sia stata data risposta alla proposta di contratto di collaborazione ed un successivo sollecito. Bene ha fatto il Presidente della II commissione – concludono Moltoni e Insogna –  a prevedere una riunione specifica con queste associazioni per conoscere meglio ed ascoltare, male non sarebbe andare tutti insieme a constatare sul posto il valore della struttura realizzata negli anni ed la pulizia ed il decoro ambientale esistente”.

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