Stragi del sabato sera, Frontini: “La politica dovrebbe fermarsi un attimo a pensare su come intervenire”

Stragi del sabato sera, Frontini: “La politica dovrebbe fermarsi un attimo a pensare su come intervenire”

Politica - La politica deve occuparsi anche delle stragi del sabato sera, anche a livello comunale.

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Un minuto di silenzio per i due giovani scomparsi in un tragico sabato sera alle porte di Viterbo. Su questo in consiglio comunale, a Palazzo dei Priori, si è creato un mezzo pasticcio. Ve lo abbiamo raccontato ieri e oggi abbiamo intervistato la consigliera di Viterbo2020, che ha chiesto il minuto di silenzio, per capire come è andata.

 

Puoi raccontarci la dinamica di quanto accaduto? 

 

Una premessa importante, non è mia intenzione fare polemica politica su questa cosa. Quello che è accaduto è questo. Arrivo in consiglio comunale e chiedo al presidente del consiglio, in maniera informale, se possibile dedicare un minuto di silenzio a questi ragazzi prima di iniziare la discussione sugli asili nido. Sempre informalmente lui mi ha risposto che non lo riteneva opportuno. Quando è uscita la notizia della morte di Giulio Signorelli invece dalla presidenza o da qualche collega, non ricordo bene, è arrivata la richiesta di un minuto di silenzio per Signorelli mi sono alzata e ho reiterato la mia richiesta di dedicare un minuto anche a questi ragazzi.

 

Perché chiedere un minuto di silenzio su una strage del sabato sera?

 

La politica su quanto accaduto deve riflettere. Non è possibile vedere gente che muore a venti anni così. La politica deve chiedersi quanto ha fatto e quanto può ancora fare per lavorare su questo problema, di dimensioni eccessive.  E’ un problema su cui dobbiamo fare una riflessione e capire cosa la politica può fare su questo. Lavorare su funzione educativa della famiglia, della scuola. Queste priorità per una politica capace di guardare un pochino più in là del suo naso.

 

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