Sta per tornare la Sagra del Cinghiale di Guardea, una  macchina organizzativa impeccabile

Sta per tornare la Sagra del Cinghiale di Guardea, una macchina organizzativa impeccabile

Attualità - Siamo entrati in contatto con la realtà guardeese per capire meglio cosa si può trovare dietro queste macchine organizzative che vanno avanti per mesi. Fino ad arrivare a quello che vediamo nelle serate estive.

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GUARDEA – Un salto fuori regione. Esattamente a pochi chilometri dal confine con la provincia di Terni, in quella striscia di terra separata dal corso del fiume Tevere. Una decina di minuti e si arriva a Guardea, borgo che può vantare origini antichissime. E una tradizione consolidata per quanto riguarda l’organizzazione delle sagre. Una quantità di giorni dedicati alla presentazione di specialità gastronomiche differenti e prettamente legate alle tradizioni del territorio.

Un susseguirsi di appuntamenti culinari, ognuno con una sua peculiarità, organizzati da associazioni locali al cui interno si muove tutto in maniera impeccabile. Siamo entrati in contatto con la realtà guardeese per capire meglio cosa si può trovare dietro queste
macchine organizzative che vanno avanti per mesi. Fino ad arrivare a quello che vediamo nelle serate estive.

Come ci spiegano Claudio Luciani e Simone Puliani, organizzatori della Sagra del Cinghiale in programma a partire dal 17 agosto, il lavoro per l’edizione di quest’anno è cominciato in primavera. Il motore della sagra, un appuntamento storico dell’estate umbra, è rappresentato come sempre dai componenti dell’associazione Le Aquile. Si tratta di una cinquantina di volontari, ognuno dei quali
si occupa di un aspetto specifico dell’organizzazione.

Si comincia subito dalla parte burocratica, come la richiesta delle autorizzazioni agli enti locali. Poi c’è chi si occupa della raccolta pubblicitaria e chi allaccia i contatti con le varie orchestre che animeranno le serate danzanti. Per quanto riguarda il cibo, invece, le tempistiche sono quelle più a ridosso della sagra, compresa la raccolta delle materie prime che provengono dal territorio.

Esiste anche una rete di rapporti tra le varie sagre di Guardea, mirata al finanziamento della realizzazione di opere pubbliche per il paese, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Gli incassi delle serate, infatti, non vengono utilizzati soltanto per sostenere l’associazione che organizza l’evento. Basti pensare all’edizione della Sagra del Cinghiale dell’estate di due anni fa,
quando gli incassi delle ultime tre serate sono stati devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto proprio negli stessi giorni della sagra. Un motivo in più per partecipare a un evento che unisce sapori della tradizione, divertimento e concretezza.

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