Sotto col rimpasto: giunta ferma a sette, Tofani o Treta assessori e nel frullatore anche il nome di Egidi

Sotto col rimpasto: giunta ferma a sette, Tofani o Treta assessori e nel frullatore anche il nome di Egidi

Cronaca - Archiviato il bilancio 2016 torna a soffiare vento di rimpasto sull'amministrazione Michelini. I movimenti sarebbero già in atto, i bene informati dicono che il tema avrebbe pesato anche sulla stessa votazione di giovedì notte.

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Archiviato il bilancio a Palazzo dei Priori si apre una fase politica nuova. Torna di strettissima attualità il tema del rimpasto di giunta. Con visioni di questo piccolo mondo divergenti e all’origine si nuove tensioni per l’amministrazione Michelini.

La questione pratica a cui il sindaco deve dare una risposta è l’assessorato all’Ambiente. Importante, soprattutto in un momento in cui si starebbe pensando di lavorare alla costruzione di un nuovo contratto, ma rimasto scoperto dall’estromissione di Andrea Vannini. Nel merito sono tutti d’accordo ma è sul tipo di movimenti innescare che sorgono le divisioni.

Il gruppo consiliare del Pd sembra propendere per il mantenimento della giunta a sette, affidando l’assessorato all’Ambiente ad Alvaro Ricci che i bene informati danno in procinto di diventare assessore a tempo pieno. In questo quadro ai Moderati e Riformisti non andrebbe alcun nuovo assessore e dovrebbero accontentarsi della delega allo Sport per Livio Treta.

Il mondo che ambiscono a costruire i civici prevede invece il ritorno della giunta a otto, con Maurizio Tofani in squadra e un rimescolamento delle deleghe. Ma su Tofani peserebbe il veto della parte “dissidente” del Pd, a cui non piace proprio l’idea di vedere tra i propri assessori un ex amministratore del centrodestra. Questo farebbe salire le quotazioni di Treta assessore e qualche ambizione in tale direzione sarebbe coltivata dallo stesso Paolo Simoni.

Ma nel frullatore del rimpasto sono stati inseriti anche altri ingredienti. All’interno dell’impastatrice infatti sarebbe finito anche il nome del segretario provinciale Pd Andrea Egidi. Ci vorrà un po’ di tempo per dipanare la matassa ma la temperatura all’interno dell’amministrazione sembra destinata a tornare alta.

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