Solo 18 Comuni della Tuscia sono dotati di un piano d’emergenza

Solo 18 Comuni della Tuscia sono dotati di un piano d’emergenza

Homepage - Molti dei 60 comuni della Tuscia non ha ancora pensato a come affrontare eventuali calamità naturali, fra le mancanze spicca anche Tuscania colpita dal sisma nel 1971

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Su 60 Comuni della Tuscia solo 18 hanno un piano di emergenza per calamità naturali, come i terremoti. La situazione cambia poco anche se prendiamo come campione l’intero Lazio, dove solo il 40% è dotato di un piano contro questo tipo di catastrofi, almeno stando ai dati della Protezione Civile aggiornati al 18 settembre del 2015.

Blera, Carbognano, Castel Sant’Elia, Celleno, Faleria, Gallese, Lubriano, Marta, Monterosi, Nepi, Onano, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vejano, Vignanello e Viterbo, questi i 18 Comuni che hanno predisposto un piano di emergenza. Mancano però all’appello alcuni paesi che negli anni sono stati al centro di eventi catastrofici, come Tuscania colpita da un terremoto nel 1971, ma anche Tarquinia, Montalto di Castro e Orte che in un periodo più recente sono stati colpiti da alluvioni particolarmente gravi.

A livello regionale manca un piano d’emergenza anche ad Amatrice e Accumoli, due dei paesi più colpiti dal sisma del 24 agosto. Nel Lazio, infatti, sono solo 153 su 387 i comuni che hanno adottato questi provvedimenti, una percentuale piuttosto bassa se si pensa che la percentuale nazionale arriva al 77%, mentre nella nostra regione si ferma al 40%. Solo Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise e Valle D’Aosta raggiunge il 100% di Comuni con un piano d’emergenza.

 

 

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