Si alza la temperatura intorno a Michelini; Cinque Stelle, Fdi, e Forza Italia “picconano” Palazzo dei Priori

Si alza la temperatura intorno a Michelini; Cinque Stelle, Fdi, e Forza Italia “picconano” Palazzo dei Priori

Homepage - Si alza la temperatura intorno al sindaco Leonardo Michelini. Clima politico cambiato. Nell'arco di ventiquattro ore il quadro dei rapporti di forza con cui il Paese è entrato nel referendum di fatto non esiste più. Questo innesca effetti di ricaduta inevitabilmente anche a livello locale

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Si alza la temperatura intorno al sindaco Leonardo Michelini. Clima politico cambiato. Nell’arco di ventiquattro ore il quadro dei rapporti di forza con cui il Paese è entrato nel referendum di fatto non esiste più. Questo innesca effetti di ricaduta inevitabilmente anche a livello locale.

Nell’aria la prospettiva di voto politico anticipato al 2017 e il possibile effetto filotto, fino ad inanellare Palazzo dei Priori. Le forze di opposizione nel comune capoluogo riprendono coraggio e nuovo slancio.

“Riteniamo che il risultato del referendum non potrà non avere ripercussioni sulla politica locale, dopotutto lo stesso primo cittadino ha più volte elogiato l’operato di Renzi e la bocciatura verso quest’ultimo espressa dai viterbesi non può quindi non destare le riflessioni del sindaco in merito”, è la fiondata scagliata dai Cinque Stelle (leggi l’intervento integrale). Sicuramente la forza con il migliore vento nelle vele.

“Ancora più importante la certezza che anche i già precari equilibri politici all’interno della sgangherata maggioranza di Palazzo dei Priori siano destinati a complicarsi ulteriormente, a tutto svantaggio di un’amministrazione da tempo immobile impossibilitata a portare avanti il proprio mandato in maniera efficace a tutto svantaggio della città.
Problemi e disaccordi politici non dovrebbero essere anteposti agli interessi dei cittadini e quindi una presa d’atto dell’amministrazione circa la sua impossibilità a governare sarebbe in quel caso auspicabile.

Renzi almeno questo passo lo ha fatto”, gli sviluppi che i pentastellati traggono. Affondano il dito nella piaga i Fratelli d’Italia (leggi qui l’intervento integrale): “I viterbesi hanno espresso chiaramente la loro contrarietà a Renzi e al suo modo di governare, con buona pace di Fioroni, Mazzoli, passando per il sindaco di Viterbo, Michelini, al presidente della Provincia Mazzola, ai consiglieri regionali del Pd e tutta la schiera di amministratori locali che avrebbero dovuto far pendere la bilancia a favore del sì al referendum”.

Da Forza Italia guardano dentro al perimetro storico del centrodestra (leggi qui l’intervento integrale): “E’ stato un risultato importante perché ha visto i partiti del centrodestra uniti a tutti i livelli; da quelli nazionali a quelli locali. che ci ha permesso soprattutto di ritornare fra la gente, di risvegliare il loro sentimento politico, di averli riportati a parlare della buona politica, la politica vicina alla gente”.

“Ora spetta a noi esponenti politici – dichiara il coordinatore Bacocco – lavorare su questo consenso, stimolando politicamente ancor più i cittadini, per essere pronti a vincere i prossimi appuntamenti elettorali, che potrebbero essere più vicini di quel che si possa immaginare”.

La campagna elettorale è servita. Per Michelini si preannunciano mesi particolarmente caldi, con temperature da ebollizione.

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