Sfida all’ultimo voto tra Forza Italia e Ncd. Scaramuccia: “Noi siamo il futuro del centrodestra in Italia”

Sfida all’ultimo voto tra Forza Italia e Ncd. Scaramuccia: “Noi siamo il futuro del centrodestra in Italia”

Politica - Andrea Scaramuccia si "sbottona" e in sostanza traccia una linea all'interno del centrodestra. Da una parte il nuovo e dall'altra il vecchio. Inizia la sfida all'ultimo voto anche nel centrodestra viterbese.

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“Siamo il futuro del centrodestra in Italia”, ipse dixit Andrea Scaramuccia da Cambridge. Al centro la sfida, fino all’ultimo voto, tra “alfaniani” e “berlusconiani” che si sta consumando anche in terra di Tuscia. La famiglia del Pdl s’è sciolta e ormai i due gruppi, di Forza Italia e del Nuovo Centro Destra, ballano ognuno da sé. Abbiamo intervistato Scaramuccia, passato da Storace alla nuova sfida di Ncd, per capire il suo punto di vista su quello che sta accadendo.

 

Forza Italia e Nuovo Centro Destra si contendono i voti del fu Pdl, chi la spunterà?

 

“Non guardiamo in casa altrui, noi stiamo facendo una buona politica per la gente. Si sta facendo largo l’idea che il Nuovo Centro Destra sia il futuro del centrodestra in Italia. Lo vediamo anche dalle defezioni che ci sono state in Forza Italia, dai malumori che in taluni si palesano”. 

 

Quindi NCD è il futuro e Forza Italia il passato?

 

“Non cercate lo scoop. Non è che noi siamo il futuro e Forza Italia il passato, diciamo che c’è un ricambio naturale nella politica. Non c’è contrapposizione ma un naturale ricambio”.

 

Gli volete bene come ai nonni?

 

“Esattamente. Ve lo immaginato “nonno Giulio Marini”? Col bastone …”.

 

Con Storace vi siete più visti?

 

“Sì ma quello che ci siamo detti sono cose molto personali, non abbiamo parlato di politica”.

 

Provincia, tutto questo casino per risparmiare su due assessori ma tre mesi di crisi non sono costati di più?

 

“Sulla Provincia voglio dire questo: stiamo dando uno spettacolo che non mi piace. Se gli esponenti che stanno in Provincia avessero deciso di andare a casa un anno fa sarebbe stato meglio per tutti. Quello a cui abbiamo assistito non è dignitoso”.

 

Capitoni, capogruppo a Palazzo Gentili del NCD, ha più volte dato ultimatum puntualmente disattesi. Così la politica non perde credibilità?

 

“Non c’è dubbio. Un anno fa si doveva dire: si va a casa, punto e basta. Le Province hanno perso tanto dei loro compiti. Competenze poche, soldi meno. Capisco che è difficili per un presidente, assessori e consiglieri prendere queste decisioni. Io non avrei esitato un attimo.

 

26 maggio. Chi festeggerà tra NCD e Forza Italia?

 

NCD ha tutte le carte in regola per cantare vittoria il 26. La gente risponde bene e ha capito questo passaggio del Nuovo Centro Destra.

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