Cervo trova tracce del passaggio del Caravaggio e del suo assistente Cecco in Puglia? Parte prima

Cervo trova tracce del passaggio del Caravaggio e del suo assistente Cecco in Puglia? Parte prima

Cultura - Ecco il racconto in due episodi della scoperta del direttore artistico del Festival Quartieri dell'Arte Gian Maria Cervo, durante un suo recente viaggio in Puglia per una residenza artistica legata al progetto europeo EU Collective Plays!

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Cervo trova tracce del passaggio del Caravaggio e del suo assistente Cecco in Puglia? Ecco il racconto in due episodi della scoperta del direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte Gian Maria Cervo, durante un suo recente viaggio in Puglia per una residenza artistica legata al progetto europeo EU Collective Plays! 

Gian Maria Cervo trova tracce del passaggio del Caravaggio e del suo assistente Cecco in Puglia? Una scoperta sensazionale su Caravaggio? E sul genio del suo assistente preferito Cecco? Tutto inizia con un’incredibile coincidenza. Gian Maria Cervo si trova in una residenza del progetto EU Collective Plays! presso il Teatrostalla Matteo Latino di Mattinata del Gargano, in provincia di Foggia, con giovani drammaturghi europei per fare loro da supervisore e tutor. Gli autori under 30 Rasim Erdem Avsar, Joele Anastasi, Danielle Pearson e Emily Gillmor Murphy provengono da Turchia, Italia, Gran Bretagna e Irlanda. Devono sviluppare un’opera collettiva e discutendo dei temi dell’opera parlano di connessioni tra specchi, alta tecnologia e teatro. Cervo parla loro del maestro della tecnica dello specchio in pittura, il Caravaggio e del suo assistente Cecco. L’epoca di Caravaggio e le figure che l’hanno popolata possono fare da sfondo a una sezione dell’opera? Si continua a parlare, si parla molto di Cecco, soprattutto si analizza il suo “Amore al fonte”. Durante le pause pranzo si aggiungono alle conversazioni i membri della famiglia di Matteo Latino il disegnatore, drammaturgo, regista e performer pugliese scomparso prematuramente nei primi mesi del 2015.

Qualche giorno dopo. Una pausa dai lavori. Il gruppo di drammaturghi va a Monte sant’Angelo a visitare il Santuario di San Michele Arcangelo. Cervo inizia con gli altri il percorso discendente per accedere al luogo sacro, uno dei più importanti della cristianità e del misticismo, perché fondato secondo la tradizione direttamente dall’Arcangelo. Dopo pochi metri Cervo si ferma, è incredulo, ride come se qualcuno avesse organizzato uno scherzo al suo indirizzo. Il Santuario raccoglie scritte di pellegrini dal VII al XXI secolo e ora davanti a Cervo si trova un’iscrizione che recita “Francesco Boneri, bresciano, A 30 giugnio 1600”. Francesco Boneri è il vero nome di Cecco del Caravaggio. L’autore e direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte ha studiato a fondo Caravaggio e i caravaggeschi e è sicuro che non sia mai stato censito un passaggio di Cecco in Puglia. Di Cecco si sa pochissimo. Si sa che era lombardo, forse del bergamasco, che è stato “garzone” ma anche “ragazzo” del Caravaggio dal 1600 fino ai primi anni napoletani del grande pittore milanese, che è stato molto attivo negli anni dieci e venti del Seicento ma si ignorano le sue date di nascita e morte. Ma Cervo è un drammaturgo, non uno storico dell’arte. Entusiasta ma timoroso, accertatosi che l’ iscrizione è stata censita ma che nessuno prima la aveva associata a Cecco del Caravaggio, spinto dal più che curioso fenomeno di sincronicità, rende nota la sua possibile scoperta attraverso un post sul suo profilo Facebook Giamma CI: “Ok c’è una possibilità su mille che abbia veramente scoperto che Cecco, del quale si sa molto poco, sia passato per Monte Sant’Angelo ma cazzo parlavo di lui e mi appare un graffito di Francesco Boneri, chiunque sia… e questo è abbastanza per spingermi verso una potenziale gran brutta figura con i miei amici esperti e appassionati di arte come…” e cita chiamandole in causa persone a lui vicine specialiste di arte e architettura rinascimentale e barocca”.

Continua..

 

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