Un caffè insieme – La scienza e il Corano

Un caffè insieme – La scienza e il Corano

Homepage - Miei amati lettori, oggi vi parlerò della scienza nell’Islam. Dovete sapere, però, che io non amo profondamente la scienza in quanto sono più portata per le lingue e per le lettere, ma ho ritenuto giusto parlarvi di argomenti scientifici rivelati nel Corano e nei detti del profeta Muhammed (pace e benedizione su di lui), per capire al meglio l’incanto di tutto ciò che ci circonda nella nostra vita quotidiana.

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Miei amati lettori, oggi vi parlerò della scienza nell’Islam. Dovete sapere, però, che io non amo profondamente la scienza in quanto sono più portata per le lingue e per le lettere, ma ho ritenuto giusto parlarvi di argomenti scientifici rivelati nel Corano e nei detti del profeta Muhammed (pace e benedizione su di lui), per capire al meglio l’incanto di tutto ciò che ci circonda nella nostra vita quotidiana.

L’Islam incoraggia e incita i suoi fedeli ad acquisire il sapere e a darsi alla ricerca, poiché in questo modo si ammonisce dall’ignoranza e dalle gravi e pericolose conseguenze di essa. Il profeta Muhammed (pbsdl) disse: “ Il sapere è un dovere per ogni musulmano”.

L’ Islam considera che dedicarsi al sapere, alla scienza e al loro insegnamento sia una delle vie principali per l’ingresso nel paradiso, difatti il profeta disse: “Chi sceglie di percorrere una delle vie del sapere Allah lo avvia ad una delle strade del paradiso”. È vietato, invece, impadronirsi del sapere, monopolizzarlo e celarlo: è un bene e un diritto comune, difatti il profeta disse: “Chi cela un sapere Allah gli metterà il giorno del Giudizio delle briglie di fuoco”.

L’Islam tiene in grande stima l’uomo di scienza e prescrive di rispettarlo e di tenerlo in grande considerazione. Per ulteriore conferma il profeta Muhammed (pbsdl) disse: “Non fa parte della mia comunità chi non venera l’anziano, non ha misericordia per il giovane e non riconosce il valore dell’uomo di scienza” Il profeta mette in evidenza il riguardo che si deve allo scienziato dicendo: “La differenza tra l’uomo di scienza e il semplice fedele è quella stessa che c’è fra di me e uno qualunque tra di voi”.

Quando l’Islam fu rivelato, portò la luce in un mondo tenebroso, dove regnava l’ingiustizia, la fede mancava e dove dominava un perverso senso morale. Il messaggio dell’Islam è universale ed eterno, è normale che Dio abbia voluto donare alla discendenza di Adamo un miracolo di questa importanza grazie al quale gli uomini di tutte le origini e di tutte le epoche si potessero riconoscere in Muhammed, un profeta , una guida morale e spirituale.

Il Corano ci stupisce ogni giorno con i suoi miracoli vari e differenti. In effetti, questo Libro sacro ha in sé riferimenti a verità scientifiche che non potevano essere conosciute al tempo della rivelazione del Corano e che non furono scoperti fino all’avvento della scienza moderna. Tutto ciò continuerà a sorprendere gli spiriti e ad assoggettare, in Oriente come in Occidente, i grandi sapienti e gli specialisti nei vari campi della scienza.

Bisogna però chiarire il fatto che il Corano non è un libro di scienza e nonostante ciò contiene dei fatti scientifici che sono stati scoperti con i progressi della tecnologia delle apparecchiature. Non promuove una posizione anti-scientifica, ma piuttosto incoraggia la ricerca. Lo studio e la comprensione della natura della creazione permette alle persone di comprendere più a fondo il Creatore e l’ampiezza della sua Sovranità.

Il verso 164° di Sura “la Giovenca “ riporta che: “Nella creazione dei cieli e della terra, all’alternarsi del giorno e della notte, nella nave che solca i mari carica di ciò che è utile agli uomini, nell’acqua che Allah fa scendere dal cielo, rivivificando la terra morta e disseminandovi animali di ogni tipo, nel mutare dei venti e nelle nuvole costrette a restare tra il cielo e la terra, in tutto ciò vi sono segni per la gente dotata di intelletto”.

Vi vorrei riferire due dei tanti miracoli scientifici: la creazione dell’essere umano e l’incontro dei due mari. Per il primo, nel Sublime Corano vengono chiarite le diverse fasi di evoluzione dell’embrione: dal 12°al 16° verso di Sura “I credenti” viene detto: “In verità creammo l’uomo da un estratto di argilla. Poi ne facemmo una goccia di sperma (posta) in un sicuro ricettacolo, poi di questa goccia ne facemmo un’aderenza e dell’aderenza un embrione; dall’embrione creammo le ossa e rivestimmo le ossa di carne. E quindi ne facemmo un’altra creatura . Sia benedetto Allah , il Migliore dei creatori! E dopo di ciò certamente morirete, e nel Giorno del Giudizio sarete risuscitati”.

La prima fase della creazione dell’uomo è la fase dell’argilla ed è l’origine da cui è stato creato Adamo (che la pace sia su di lui), padre dell’umanità. Il 12° verso è la refutazione della teoria dell’evoluzione, visto che Allah Eccelso dice che l’uomo è stato creato indipendentemente e non è il risultato di una evoluzione di un altro essere. La seconda fase tratta dello sperma eterogeneo. Esso risulta dallo sperma dell’uomo che si mescola a quello della donna: in questa fase Allah l’Altissimo decide la fecondazione dell’ovulo femminile o meno; nel secondo caso lo sperma maschile e l’ovulo della femmina muoion ; nel primo caso si assiste alla nascita di un liquido eterogeneo che costituisce l’inizio della creazione. Lo stesso liquido se Dio lo vuole può venire cacciato all’esterno dell’utero e la donna non avere fertilità; nel caso in cui Allah volesse il contrario, questo liquido si accolla alla parete dell’utero per iniziare ad alimentarsene. A prova di tutto ciò è il 2° verso di Sura “L’Uomo” che dice : “Invero creammo l’uomo, per metterlo alla prova, da una goccia di sperma eterogenea e abbiamo fatto sì che sentisse e vedesse”. Invece il 5° verso di Sura “Il pellegrinaggio”narra che: “O uomini se dubitate della Resurrezione, sappiate che vi creammo da carne, formata e non formata – così Noi vi spieghiamo – e poniamo nell’utero quello che vogliamo fino a un termine stabilito. |…|”. La terza fase è quella dell’embrione in arabo “alaka “, che si accolla alla parete dell’utero per iniziare ad alimentarsi dal suo sangue esattamente come il sanguisuga che si alimenta dal sangue umano. La quarta fase è la fase di “mudhgha”, oppure del boccone masticato, l’embrione viene chiamato in tal modo perché presenta una grande somiglianza con un boccone di carne masticato. La quinta fase è quella della formazione delle ossa. La sesta fase è della copertura di carne dello scheletro. La settima ed ultima fase: è un’ altra creazione; si procede alla creazione della sembianza, dell’apparenza e di un’anima che viene infusa . Il 6° verso di Sura “I Gruppi” riporta che :” Vi ha creati da un solo essere, da cui ha tratto la sua sposa. Del bestiame vi diede otto coppie. Vi crea nel ventre delle vostre madri , creazione dopo creazione , in tre tenebre (successive).|…|”. Il miracolo del Corano in questo versetto sta nel fatto che ha indicato che l’embrione ha tre involucri che vengono designati come oscurità, perché sono impermeabili, attraverso cui non passa né l’aria né l’acqua , né la luce , né il caldo. Queste tre coperture si vedono solo quando si procede ad un’operazione chirurgica precisa. Sono coperture che sembrano a occhio nudo come una sola.

L’altro miracolo è riportato in Sura “Il Compassionevole” dal 19° verso al 22° : “Ha lasciato liberi i mari affinché si incontrassero, (ma ) fra loro vi è una barriera che non possono oltrepassare. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete? Da entrambi si estraggono la perla e il corallo”.

La cosa più interessante è che, durante quel periodo in cui l’umanità non aveva conoscenze della fisica relativa alla “tensione di superficie” o all’oceanografia, il Corano aveva già rivelato 1400 anni fa determinate leggi, mettendo l’accento sul fatto che le acque dei dei due mari mai oltrepassano la linea di demarcazione, invece ne mantengono sempre le loro rispettive qualità come se ci fosse una barriera tra loro. Altresì il versetto coranico quando dice che due mari adiacenti mantengono le rispettive composizioni, sottolinea anche la certezza di trovare in entrambi le perle e i coralli. Sapete che perle e coralli possono essere trovati solo nell’acqua salata; perciò il versetto spiega che gli oceani o i mari pur apparendo un’unica massa di acqua, dove vi siano le stesse creature, in realtà sono masse di acqua aventi caratteristiche diverse.

Concludo dicendo che l’interpretazione di alcuni versetti del Sublime Corano ci porta alla scoperta di molte cose straordinarie non solo sul mondo ma anche sull’intero universo .

Foto Fisioterapy Center

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