#SaveBullicame – Dal business termale un fondo per la tutela del parco

#SaveBullicame – Dal business termale un fondo per la tutela del parco

Homepage - E' tempo di una nuova grande battaglia per il Bullicame. Chiediamo a Palazzo dei Priori di inserire una clausola nelle subconcessioni di acque termali ai privati che generano business prevedendo che una quota dei guadagni finisca in un fondo per la tutela, manutenzione e miglioramento del parco del Bullicame.

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Il grande addormentato dell’economia e della bellezza viterbese, il termalismo, potrebbe svegliarsi. Tanto dipende dalle decisioni che intenderanno prendere nella stanza dei bottoni di Palazzo dei Priori, ma ancora di più dall’atteggiamento dei cittadini.

Il male è banale, scrive Hannah Arendt, e niente alimenta i disastri e gli affari di pochi alle spalle di molti più dell’indifferenza, della disinformazione e della paura di esporsi. Per questo abbiamo deciso di lanciare una serie di articoli sotto l’hashtag “SaveBullicame”. Sperando che ogni singolo pezzo faccia molto rumore, venendo condiviso sulle bacheche facebook e sugli altri social dei nostri lettori.

L’obiettivo prefissato, in questa fase, è rompere il silenzio sulla situazione in cui si trova il simbolo del termalismo viterbese, il Bullicame appunto (leggi qui). Da qualche anno, grazie alla ferrea battaglia di Giovanni Faperdue, il Bullicame era tornato ad avere dignità.

Al punto che l’area è stata sistemata, con impiego di soldi pubblici, in un parco dignitoso e affascinante. Quello il frutto della vera e propria crociata portata avanti dall’associazione “Il Bullicame”, di cui Faperdue è stato lungamente presidente. Da un anno a oggi però tutto è morto a causa di una serie di danni al sistema idrico del bacino termale che hanno fatto sparire l’acqua.

Tenere tutto in questo stato per un periodo così lungo come un anno è imbarazzante e deplorevole. Tutto dovrebbe essere stato risolto in tempi rapidissimi e visto che per ogni azioni, specie se tempestiva, sono necessari soldi abbiamo ragionato sull’opportunità di costituire un fondo per la manutenzione, ampliamento e tutela del parco del Bullicame introducendo un’apposita clausola nelle subconcessioni che il Comune di Viterbo rilascia a privati per il loro sacrosanto business nel settore termale.

Chi genera profitti con questa risorsa pubblica può e deve preoccuparsi di tutelare il simbolo del termalismo viterbese. Agli amministratori di Palazzo dei Priori il compito di elaborare le condizioni utili ma soprattutto il dovere di riflettere su questa richiesta che avanziamo e che invitiamo ad applicare in fase di rinnovo delle subconcessioni.

Foto Fisioterapy Center

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