Il patrimonio documentale del monastero di Santa Rosa, se ne parla oggi

Il patrimonio documentale del monastero di Santa Rosa, se ne parla oggi

Cronaca - Interessante appuntamento, oggi alle 18, nel cortile di Palazzo dei Priori. Al centro la figura di Santa Rosa e l'importante patrimonio documentale conservato nel monastero.

ADimensione Font+- Stampa
srosa-voltoRi-conoscere Santa Rosa‘, un momento di approfondimento sulla figura della patrona viterbese in scena oggi a Palazzo dei Priori. L’appuntamento, promosso dal consigliere delegato alle Pari Opportunità Daniela Bizzarri, è realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura. L’evento – a cura del Centro Studi Santa Rosa e con il patrocinio del MIBACT, di Provincia, Diocesi di Viterbo, Sodalizio Facchini di Santa Rosa, Fondazione Carivit, Archeotuscia – affronterà una serie di argomenti legati alla santa.
A intervenire saranno Attilio Bartoli Langeli del Centro Studi Santa Rosa, introdurrà Giovanna Casagrande dell’Università di Perugia. Seguirà alle 19 l’intervento di Luciano Osbat del Centro Diocesano Documentazione, introdotto da Barbara De Dominicis (Tessili Antichi). Due i filoni che verranno seguiti durante l’incontro, il primo “Carta canta. Alla ricerca della vera storia del Monastero di Santa Rosa” e l’altro “Santa Rosa per filo e per segno. Ricami e manufatti tessili legati alla devozione rosiana”.
Attraverso questo incontro si vuole riportare l’attenzione su Santa Rosa, valorizzare il ricchissimo patrimonio documentario, in parte inedito e sconosciuto, conservato negli archivi, in particolar modo in quelli del Monastero delle Clarisse di Santa Rosa. L’appuntamento di oggi è anche un modo per ricordare l’avvenuto riconoscimento Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, un riconoscimento a Santa Rosa e alla sua capacità di rappresentare la città di Viterbo e la sua storia.
L’appuntamento verrà aperto con i saluti delle autorità e l’intervento del consigliere alle Pari Opportunità Daniela Bizzarri.
Al termine dell’incontro seguirà una degustazione di prodotti viterbesi dell’azienda Cimina Dolciaria.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune