Rsa, spiragli di luce dalla Regione. Bene la “missione” etrusca nella capitale

Rsa, spiragli di luce dalla Regione. Bene la “missione” etrusca nella capitale

Homepage - Niente di definitivo ma è stato aperto un ragionamento sul contributo regionale per il 2014 che lascia ben sperare. Per il 2015 invece la Regione ha stanziato per il servizio Rsa circa 15 milioni di euro, di cui la metà sono destinati a Roma e il resto alle province. Di questa seconda parte una quota è destinata al Viterbese e circa 300mila euro dovrebbero arrivare al capoluogo.

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Spiragli di luce sulla vicenda Rsa nel capoluogo della Tuscia. La Regione dà segnali positivi alla delegazione viterbese che, in rappresentanza del Comune di Viterbo, ha incontrato oggi a Roma gli assessori regionali Alessandra Sartore (Bilancio) e Rita Visini (Politiche Sociali). Niente di definitivo ma è stato aperto un ragionamento sul contributo regionale per il 2014 che lascia ben sperare. Per il 2015 invece la Regione ha stanziato per il servizio Rsa circa 15 milioni di euro, di cui la metà sono destinati a Roma e il resto alle province. Di questa seconda parte una quota è destinata al Viterbese e circa 300mila euro dovrebbero arrivare al capoluogo. Per il 2016 invece è in pentola la costruzione di un nuovo meccanismo, che possa aiutare a superare le difficoltà di dare risposte sullo specifico servizio.

Gli inviati di Palazzo dei Priori sono stati il sindaco Leonardo Michelini, l’assessore al Bilancio Luisa Ciambella, l’assessore ai Servizi Sociali Alessandra Troncarelli e i rispettivi dirigenti e addetti degli uffici.

Da approfondire meglio l’ipotesi di recuperare i fondi regionali inutilizzati e destinati al distretto Vt3, fondi per l’assistenza messi a disposizione dal 2008. Sarà portato avanti un lavoro e si cercherà di capire cosa è possibile fare. Ma sulla partita dei fondi non utilizzati la situazione potrebbe essere molto più interessante, con diversi milioni di euro da rastrellare dal 1995 a oggi che sarebbero come oro se dalla Regione dovesse arrivare il nulla osta per l’utilizzo sulla pratica Rsa. Gli uffici stanno studiando la possibilità di utilizzare tutti i fondi, anche quelli distrettuali.

Sul tema in mattinata l’assessore Troncarelli aveva convocato la conferenza dei sindaci del distretto, proprio per parlare di Rsa e della questione dei fondi per l’assistenza. La convocazione del tavolo era stata richiesta nei giorni scorsi praticamene da tutti i comuni, tranne il capoluogo, dopo le notizie uscite su una presunta volontà dell’assessore al Bilancio del Comune di Viterbo di utilizzare quei fondi. Tutto era poi stato ridimensionato dalla stessa Ciambella.

All’incontro di ieri mattina anche il sindaco Michelini. Tutti hanno convenuto sull’impossibilità di toccare a vantaggio del Comune di Viterbo quelle risorse. Ora occorrerà attendere l’evoluzione del quadro per capire la forma che assumerà la vicenda. Sul tavolo rimane la contestata delibera 142, votata dalla giunta Michelini sprovvista all’epoca di assessorato ai Servizi Sociali (subito dopo le dimissioni di Fabrizio Fersini), e la mozione di revoca della stessa annunciata dal consigliere di Forza Italia Antonella Sberna.

 

 

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