Riportare a casa dopo 160 anni il ciclo pittorico di François: Vulci ci prova
Homepage - Si tratta di opere della fine IV sec a.C., che furono rimosse nel 1863 proprio dalla famiglia romana “che era divenuta nel frattempo – riporta AnsaMed - proprietaria dei terreni”.
Riportare a casa il ciclo pittorico etrusco di François: la Fondazione Vulci ci prova. Insieme alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale la Fondazione ha chiesto alla famiglia Torlonia il prestito per il 2017 e per il 2018 del ciclo pittorico etrusco scoperto nel 1857 dall’archeologo Alessandro François. Si tratta di opere della fine IV sec a.C., che furono rimosse nel 1863 proprio dalla famiglia romana “che era divenuta nel frattempo – riporta AnsaMed – proprietaria dei terreni”.
Proprio AnsaMed racconta la storia della straordinaria scoperta nell’aprile del 1857: a far accorgere l’archeologo delle tombe una fila di “annose querce”. Segnano il terreno in maniera inconfondibile. A 160 anni dalla scoperta Soprintendenza e Fondazione Vulci hanno inviato la richiesta alla famiglia Torlonia. eredi della nobile casata al fine di ottenere in prestito per gli 2017-18 lo straordinario ciclo pittorico, rendendolo nuovamente disponibile alla pubblica visone. “L’indiscussa importanza storica associata all’elevato valore artistico – ha detto il soprintendente Alfonsina Russo – rendono assolutamente unica quest’opera”.
“Crediamo sia giunto il momento che i nobili Torlonia dimostrino di avere nobiltà d’animo dando a Vulci – che tanto ha dato loro – la possibilità di costruire attorno ai dipinti l’identità culturale di questo territorio” ha commentato il Presidente di Fondazione Vulci, Carmelo Messina.